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Arpae sul caldo record della prima settimana di agosto 2017 in Emilia-Romagna

Caldo da record in tutta la regione nella prima settimana di agosto 2017, con temperature prossime o superiori ai 40 °C in alcune zone di fondovalle appenniniche e di pianura. I numeri registrati in Emilia-Romagna evidenziano una prima settimana di agosto rovente che, probabilmente, sarà ricordata per l’ondata di calore più intensa degli ultimi anni.

L’analisi dei dati mette in evidenza alcuni elementi di rilievo di questo caldo eccezionale: la durata, l’intensità dei valori (massimi, minimi e medi) e l’interessamento dell’area appenninica. L’onda di calore è durata complessivamente sei giorni, da martedì 1 a domenica 6 agosto 2017. I temporali del pomeriggio di domenica, particolarmente intensi sui rilievi e nella pede-collina del settore centrale tra Bologna e Modena, hanno determinato un sensibile abbassamento delle temperature.

Durante la settimana, sono state registrate punte di temperatura massima oltre i 40 °C in vaste aree del settore centro-orientale, con i massimi assoluti registrati sui rilievi della Romagna. Il giorno peggiore per il caldo è stato venerdì 4 agosto 2017, in cui a Brisighella (RA) il termometro, intorno alle ore 16, ha toccato i 42,5 °C (media oraria 41,8 e minima della giornata 30,0 °C).

L’anomalia settimanale delle temperature massime è risultata quindi positiva, con valori compresi tra +4 °C nella bassa piacentina, fino a +10 gradi sui rilievi centro-orientali (riferimento climatico recente 2001-2015). La media delle massime nella settimana è rimasta oltre i 35 °C su gran parte della regione e anche superiore ai 38 °C nei territori centro-orientali.

In gran parte della regione, le medie delle temperature massime della settimana sono state, in assoluto, le più elevate mai registrate nel periodo 2001-2015 negli stessi giorni, con scostamenti tra +1 e +6 °C, rispetto ai precedenti valori più elevati. Diffusamente superati quindi, negli stessi giorni, i valori già alti rilevati nelle estati calde del 2012, 2007 e 2003.

Anche le temperature minime sono state elevatissime e probabilmente da record anch’esse, oscillando intorno ai 30 °C, soprattutto nella fascia collinare e nelle città. Complice la persistenza di uno strato molto caldo e secco (20-30% di umidità relativa) nei primi 500 m di atmosfera, nella quale la temperatura permane sopra i 30 °C anche di notte, come rilevato dal radiosondaggio effettuato il 3 agosto a S. Pietro Capofiume (BO).  Proprio la presenza di questa particolare alternanza di strati molto caldi anche in quota, ha determinato fenomeni d´inversione (più tipici dell’inverno) con temperature localmente più alte in montagna e in collina rispetto alla pianura, soprattutto nella fase iniziale dell’onda di calore.

Infine, anche in alta quota sono stati registrati valori estremi, ad esempio la stazione meteo di Lago Scaffaiolo (1794 m slm, in provincia di Modena) ha registrato il 3 agosto 2017 una temperatura massima record di 24,5 °C.
















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