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L’arte della scrittura all’archivio storico di Modena

Una installazione artistica, laboratori per conoscere l’alfabeto “italico”, una mostra iconografico documentaria sulla scrittura. L’Archivio storico del Comune di Modena, a Palazzo dei Musei in largo Sant’Agostino, partecipa al festival filosofia 2017 sulle “arti” con iniziative diverse aperte gratuitamente a tutti, preparate anche con la collaborazione di 12 ragazzi coinvolti con l’alternanza scuola-lavoro.

L’installazione “Théke: il futuro illumina il passato”, a cura di Delumen, è un’opera multimediale concepita e realizzata per “dare vita agli scritti e alle immagini” presenti nell’Archivio storico comunale. Nei giorni del festival sarà visibile venerdì 15 settembre dalle 18 alle 23; sabato16 dalle 9 alle 23; domenica 17 dalle 9 alle 21. Quindi si potrà vedere fino al 30 settembre negli orari di apertura dell’Archivio.

“A scuola di italico: Le forme della scrittura a mano”, è, invece, il titolo del laboratorio a cura di Bunker (designer, attivi a Modena, uniti da grande passione per la grafica e la buona tipografia) e di Smed (Scrivere a mano nell’era digitale, associazione che promuove, diffonde e sostiene la conoscenza, l’apprendimento e le buone pratiche relative alla scrittura a mano come componente cruciale dell’alfabetizzazione culturale nell’era digitale). Obiettivo dei laboratori, alle 19 e alle 21 sia sabato 16 sia domenica 17 settembre, è far conoscere l’italico – un modello di alfabeto dalle forme, semplici, veloci e pulite – e le sue origini storiche.

L’Archivio propone, infine, la mostra iconografico documentaria a cura di Franca Baldelli “Scrittura. Un carattere permanente”. Al centro c’è l’importanza della scrittura che, sin dalle origini è sempre stata non solo un mezzo, ma anche un fine. Serve infatti a esprimere un significato e a trasmettere un messaggio, ma è anche oggetto di bellezza e strumento decorativo: da ciò deriva l’importanza accordata alla forma delle lettere e alla creazione di nuovi alfabeti. L’espressione estetica della scrittura trova in tratti semplici e armoniosi, ma soprattutto nei capilettera dei manoscritti medievali, vere opere d’arte, la sua forma più alta. Si può vedere venerdì 15 dalle 18 alle 23; sabato16 dalle 9 alle 23; domenica 17 dalle 9 alle 21. Poi, fino al 5 gennaio, negli orari d’apertura al pubblico dell’Archivio: dal lunedì al venerdì dalle 10 alle 12 e il giovedì pomeriggio, dalle 15 alle 18.
















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