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Come diventare angelo della neve

Li chiamano angeli della neve. Sono i volontari del soccorso sulle piste da sci. “La Croce verde – sottolinea il presidente, Elio Ivo Sassi – propone un corso per acquisire queste competenze. L’iniziativa è finalizzata soprattutto a consolidare la squadra che opera nella nostra stazione invernale di Febbio, ma abilita al servizio in tutte le stazioni dell’Emilia Romagna”.
Le iscrizioni si chiuderanno giovedì 20 dicembre. “La formazione – spiega Sassi – sarà rivolta a chi possiede già alcuni requisiti minimi, cioè le certificazioni di primo intervento sanitario e di abilità nell’utilizzo del defibrillatore riconosciute dal comitato regionale dell’Associazione nazionale pubbliche assistenze, Anpas, di cui facciamo parte, l’iscrizione presso un sodalizio della stessa Anpas, appropriate capacità sciistiche e l’attestazione medica di buona salute”.

Le selezioni ed i test pratici si terranno entro l’anno, “mentre i corsi specifici – continua il presidente del sodalizio – si svolgeranno in gennaio. La commissione tecnica, composta da maestri di sci, effettuerà la valutazione tecnica di esperienza sugli attrezzi e l’abilità nella gestione della barella toboga. La commissione formativa della Croce verde valuterà invece le conoscenze teoriche e pratiche acquisite. Una commissione medica, infine, sottoporrà i candidati a una visita generale e ad elettrocardiogramma”.

Conclude Elio Ivo Sassi: “In caso di infortuni sulle piste è indispensabile avere una squadra di soccorso che offra tutte le garanzie di sicurezza agli sportivi. Infatti i traumi che può subire uno sciatore cadendo richiedono l’immediata stabilizzazione del paziente con tecniche sanitarie e il trasporto a valle, con successivo invio all’ospedale in autoambulanza. In questi, come negli altri casi, è vietato improvvisare. Ecco perché richiediamo ai volontari che svolgono tale servizio una preparazione specifica, che assicuri la massima efficienza ed efficacia in ogni situazione  d’emergenza, per la tranquillità di chi frequenta le stazioni sciistiche e degli operatori del settore, a vantaggio di tutta la comunità”.

 

 
















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