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Società partecipate, via alla revisione: quelle del Comune di Reggio Emilia scendono da 15 a nove

Vengono cedute quote di partecipazione in tre società: Piacenza Infrastrutture, Cepim e Banca Etica. Vengono confermate le liquidazioni già in essere di due società: Reggio Emilia Fiere e Reggio Emilia Innovazione. Si attua una fusione per incorporazione tra Campus e Mapre.

E’ il Piano 2017 di Revisione straordinaria delle società partecipate dal Comune di Reggio Emilia, la holding comunale, con obiettivi strategici di maggiore efficienza ed efficacia dell’azione di governo, di razionalizzazione, semplificazione e risparmio, coincidenti per altro con il quadro normativo della recente legge Madia.

“E’ un altro passo nell’attuazione della riforma Madia voluta dal governo Renzi, che ha l’obiettivo primario di semplificare e razionalizzare le partecipazioni societarie dei Comuni per evitare sprechi e inefficienze, oltre che di semplificare e rendere più efficiente la Pubblica amministrazione. Le azioni di efficientamento poste in essere dal Comune si integrano con questa importante riforma nazionale: dopo le recenti modifiche statutarie, approviamo ora la revisione straordinaria delle società partecipate. Il nostro Comune passerà da 15 a 9 partecipazioni, riducendo di un terzo le ‘poltrone’, che comunque sono state occupate da persone competenti e certo non beneficiarie di ‘compensi d’oro’: gli amministratori, quasi totalmente amministratori unici, passano da 28 a 20”, ha spiegato l’assessore a Bilancio e Società partecipate, Daniele Marchi, presentando il Piano alla stampa insieme con la dirigente del servizio Pianificazione, Programmazione e Controllo del Comune, Lorenza Benedetti.

“Va detto – sottolinea Marchi – che la nostra Amministrazione negli anni non ha mai creato strumenti inutili, scatole vuote o, peggio, dannose: ogni strumento societario è sempre stato pensato, avviato e accompagnato con attenzione sia all’equilibrio economico-finanziario, sia alla coerenza con le politiche dell’Amministrazione. Tuttavia la società cambia e le politiche devono adattarsi e innovarsi, e con esse gli strumenti. Le azioni di razionalizzazione riguardano le società, che non rientrino più direttamente nelle finalità istituzionali o che svolgono attività analoghe a quelle già svolte da altre società partecipate ed enti pubblici strumentali.

“Sono poi nel novero, come indicato dalla stessa legge Madia, società con fatturato medio non superiore ai 500.000 euro nel triennio precedente ad oggi e società in perdita in almeno quattro dei cinque esercizi precedenti, salvo eccezioni legate comunque al ruolo strategico delle società. Non vi sono, come detto, casi di eccezionale rilievo o fuori controllo, grazie a una gestione complessivamente oculata e ad altre razionalizzazioni avvenute negli ultimi anni. Si tratta in diversi casi di società senza dipendenti e con costi di gestione contenuti. Riteniamo – conclude l’assessore Marchi – che le disposizioni che ci accingiamo ad attuare, a seguito di una ricognizione sistematica delle partecipazioni possedute dal Comune individuando quelle che dovranno essere alienate entro un anno, siano un’opportunità significativa di ulteriore miglioramento della semplificazione, dell’efficacia dell’azione pubblica di governo ed anche di razionalizzazione delle risorse”.

Nel Piano di revisione, che verrà verificato e aggiornato di anno in anno, rientrano 15 società partecipate direttamente, ridotte appunto a nove a seguito delle razionalizzazioni. Il valore complessivo del Patrimonio netto della holding comunale è di 970.782.658 euro, come indicato nel Bilancio consolidato 2016. Non rientrano fra le società partecipate e non sono quindi coinvolte nella revisione le Fondazioni.

 

COSA CAMBIA NELLA HOLDING COMUNALE – Le azioni di razionalizzazione per società che non rientrano più tra le finalità istituzionali o nei parametri individuati dalla legge riguardano:

– alienazione delle quote di partecipazioni (22,13%, con un valore nominale di 5 milioni di euro) di Piacenza Infrastrutture spa, priva di dipendenti e con attività analoga ad Agac Infrastrutture; di Cepim Centro padano interscambio merci spa (1,31%), che non rientra tra le finalità istituzionali, occupandosi di movimentazione delle merci; di Banca popolare etica cooperativa per azioni (partecipata allo 0,0282%), che non rientra tra le finalità istituzionali, occupandosi di intermediazione monetaria;

– liquidazione di Reggio Emilia Innovazione (Rei) società consortile, per perdite reiterate; e di Reggio Emilia Fiere srl in liquidazione dal 2015;

– fusione per incorporazione di Mapre srl in Campus Reggio srl, partecipate entrambe al 100% dal Comune (Campus priva di dipendenti e Mapre con una media di fatturato sotto i 500.000 euro negli ultimi tre anni di esercizio). L’operazione non comporta l’estinzione di Mapre, in quanto ancora strategica per l’Amministrazione. Le due società vengono fuse insieme per ottenere maggiore efficienza e risparmi.

– alcune misure di razionalizzazione dei costi riguardano infine Agac Infrastrutture spa, partecipata al 55.32%, priva di dipendenti e con attività analoga a quella di Piacenza Infrastrutture.

 

COSA È CONFERMATO E COME SI CONFIGURA LA HOLDING COMUNALE – La holding comunale delle società partecipate, al termine della razionalizzazione, è costituita dai seguenti soggetti giuridici:

– Stu Reggiane spa, società di trasformazione urbana partecipata al 70% dal Comune, costituita per la riqualificazione, il recupero e la rigenerazione urbana del Centro intermodale della mobilità (piazzale Europa), dell’area Reggiane con la realizzazione del Parco Innovazione e del quartiere storico di Santa Croce – progetto Riuso, Bando periferie e aree urbane (società senza dipendenti);

– Reggio Children srl, partecipata al 51% dal Comune, necessaria per il perseguimento delle finalità istituzionali in ambito educativo-pedagogico: si occupa sino ad oggi di ricerca e sviluppo sperimentale nel campo delle scienze sociali e umanistiche, attività di formazione e consulenza in campo pedagogico, editoria e altre pubblicazioni relative alle scuole dell’infanzia.

Per quanto riguarda le attività della Reggio Children srl, al fine di dare attuazione a quanto previsto con atto di giunta comunale del 27 luglio 2017 in tema di posizionamento ed efficientamento delle attività del sistema Reggio Children nel suo complesso – con particolare riferimento alle attività di ricerca, sperimentazione e sviluppo – è necessario rivedere l’assetto delle concessioni dello spazio del Centro internazionale Loris Malaguzzi (attualmente in concessione all’Istituzione Scuole e Nidi d’infanzia). Alla scadenza dell’attuale concessione, infatti, gli spazi del Centro internazionale Malaguzzi dovranno essere concessi direttamente ai tre soggetti che vi operano: Istituzione, Fondazione Reggio Children, Reggio Children srl, in relazione alle attività dagli stessi svolte. Perciò la stessa giunta predisporrà entro il 2017 un piano operativo di attuazione della disposizione degli spazi;

– Aeroporto di Reggio Emilia spa, partecipata al 42%, nonostante la media del fatturato sia ad oggi inferiore ai 500.000 euro, viene mantenuta la partecipazione per la coerenza con le finalità istituzionali e in presenza di finanziamento regionale nell’ambito del ProFesr per la realizzazione dell’Arena eventi Campovolo;

– Agenzia locale per la Mobilità e il trasporto pubblico srl, partecipata al 38.55%, rispetta tutti i parametri ed è strettamente necessaria per il conseguimento delle finalità istituzionali: è stata inoltre istituita in attuazione di una specifica legge regionale (10/2008), svolge attività di programmazione e progettazione integrata dei servizi di trasporto pubblico;

– Crpa spa, partecipata al 23,41%, oltre ad essere funzionale all’attuazione di programmi istituzionali, dal 2005 il Centro ricerche produzioni animali è iscritto all’Albo dei laboratori accreditati al ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca per le attività di ricerca applicata nell’ambito delle piccole e medie imprese. Svolge infatti attività di ricerca, realizzazione e gestione di servizi per l’agricoltura, con lo scopo di promuovere il progresso tecnico, economico e sociale del settore primario;

– Lepida spa, partecipata allo 0,0015%, strettamente necessaria al perseguimento di obiettivi amministrativi e istituzionali, in relazione a compiti e funzioni assegnati agli enti locali in attuazione dell’Agenda digitale europea, nazionale e regionale: fornisce servizi di connettività della rete regionale a banda larga e ultra larga delle pubbliche amministrazioni;

– Iren spa, holding quotata in Borsa, partecipata al 7.77%, opera quale multiutility nei settori: servizi ambientali, servizi idrici integrati, gas, energia elettrica, energia termica per il teleriscaldamento ed erogazione di servizi ai cittadini.

 

Restano inoltre confermate:

– Agac Infrastrutture spa, partecipata dal Comune al 55,32%, società che ha per oggetto la messa a disposizione delle reti, degli impianti e di altre dotazioni strategiche funzionali alla distribuzione dell’acqua e di altri servizi pubblici;

– Campus Reggio srl, partecipata al 100% dal Comune, si occupa attualmente del completamento dello Studentato a servizio del Campus universitario San Lazzaro e ha per oggetto, più in generale, la produzione di beni e servizi strumentali alle attività del Comune.

In totale, dunque, si ottiene il mantenimento di nove società partecipate.
















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