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Formigine: Seniores, ripartire per continuare a crescere

Con un comunicato stampa ufficiale, la Società ha comunicato ufficialmente che rinuncia al Campionato di serie C1 girone C (girone lombardo) per prendere parte al Campionato di serie C2 regionale Emilia Romagna. E’ arrivata nella giornata di ieri, prima del consueto allenamento di rifinitura che precede l’incontro di Domenica contro il Modena Serie C, la comunicazione ad atleti e allenatori con cui la società ha scelto di rinunciare alla partecipazione al Campionato di serie C1 girone C (girone lombardo) . Per il secondo anno di fila infatti, la FIR aveva inserito la squadra seniores giallonera nel girone C della C1 insieme a Lyons Piacenza e altre 9 squadre lombarde spartite nelle consuete 2 pool.  Rinunciando alla categoria, i giallo neri troveranno Rugby Carpi, Modena Rugby (cadetta), Rugby Guastalla, Rimini Rugby, Giallo Dozza, Romagna Rugby (cadetta), Stendhal/Noceto a quanto consegue dai risultati della stagione scorsa, ma a breve arriverà dal Comitato regionale la composizione del girone e il calendario.

Una scelta non di cuore quella presa dal Presidente Daniele Cantarelli, che dopo un’ estate trascorsa a “parlare” con Federazione e addetti ai lavori, ha chiesto un confronto con consiglieri e direzione tecnica, al fine di valutare quale fosse la scelta più corretta da intraprendere per tutelare società e atleti.

Queste le parole del presidente: “ Una realtà “limite”, così la F.I.R. ha etichettato il nostro caso. Anche in Campania, Sicilia e Sardegna, esistono casi in cui le squadre devono fare oltre 200 km per ogni trasferta e purtroppo non ci sono attualmente soluzioni diverse da poter intraprendere, c’è stato detto (Peccato Formigine, in provincia di Modena si trovi al centro dell’ Emilia Romagna, nel cuore di quello che rappresenta uno dei distretti ceramici conosciuti a livello nazionale, crocevia per la viabilità di tutto il centro – nord Italia).

I nostri ragazzi non sono professionisti, abbiamo sempre dato priorità a famiglia e lavoro, e la partecipazione al Campionato di serie C1 girone C (girone lombardo) per il secondo anno di fila avrebbe minato seriamente la formazione e la crescita di un gruppo che da agosto sta lavorando duramente per ritrovare se stesso e il proprio gioco. La passata stagione è stata per tanti uno stimolo “nuovo”, che ha permesso a tanti ragazzi di confrontarsi con realtà nuove e di assoluto livello, ma affrontare TUTTE le trasferte in autobus, con partenze la domenica mattina alle 9.00 e rientri mai prima delle 19.00 ha rappresentato per tutti un calvario che non eravamo disposti a far riprovare ai nostri ragazzi.

Dalla nostra nascita la politica della società è sempre stata quella di investire risorse economiche per la crescita del Club (circa 8.000 € la somma dedicata alle sole trasferte la passata stagione nel Campionato di serie C1 girone C (girone lombardo)), e anteporre il nostro orgoglio di giocatori , sarebbe stato possibile, ma scorretto e contrario a ciò che per anni abbiamo deciso di portare avanti. Le risorse non mancano, ma solo un incosciente avrebbe potuto impiegare nuovamente cifre simili , privando la società da investimenti ben più idonei ad una crescita”.

Queste le parole del Presidente che ieri , davanti all’intera rosa, ha ufficializzato la partecipazione a quello che comunque si prospetta essere un campionato sicuramente stimolante da un punto di vista tecnico, con formazioni come Modena, Guastalla e Carpi sicuramente ben attrezzate e grandi novità di questo campionato, oltre a tutte le altre che da anni stanno dimostrando una grossa crescita sul campo.

Alla domanda “ Cosa pensa delle decisione della Federazione di non intervenire di fronte a un caso quantomeno strano come l’inserimento in un girone da cui realisticamente la società non ha nulla a che fare, essendo distante oltre 200km da ogni diretta avversaria?” immediata la risposta del presidente che continua: “ Il Comitato Regionale, così come la Federazione nella persona del Sig.Luisi, responsabile organizzatore campionati, si sono mostrati sicuramente comprensivi di fronte a quella che penso agli occhi di tutti risultasse essere una circostanza sicuramente anomala, ma purtroppo questo non rappresenterà un caso isolato.

Infatti chiunque dovesse in questa stagione ottenere la promozione in C1 dal girone regionale emiliano che fine farà? Girone Lombardo? E non solo, fra due anni,l’altra squadra emiliana che dovesse salire, cosa farà? D’altra parte il girone di C1 Emilia Romagna risulta già completo e a meno di promozioni emiliane (cosa quanto meno difficoltosa essendo abbinate a realtà con tradizione di livello come Rugby Jesi e Gran Sasso), avremo non una ma bensì due realtà che dovranno sobbarcarsi un’ impegno come quello toccato a noi, se ambiscono a qualcosa di più. Purtroppo sta poi alle società dover confrontarsi con giocatori che non possono godersi sul campo quanto conquistato duramente, sponsor che finiscono per non credere in un progetto che per motivi esterni arriva a diventare sterile, e dinamiche tra società che come tanti bambini al parco, prendono di mira chi per varie circostanza si trova a dover fare certe scelte, schernendo e infierendo su di lui.”

Ripartire dal basso per continuare a crescere, questo in sintesi il messaggio forte di cui la società si è fatta portatrice. E chissà che in un mondo ovale che sta virando sempre più verso quello dei cugini con la palla rotonda, fatto di immagine e professionismo questa scelta non sia quell’ andare contro corrente che da sempre si può dire abbia caratterizzato una società creata da ragazzi giovani,nata sotto il segno del “sicuri di farcela?!” che ad oggi, grazie al lavoro di tanti, porta ancora avanti quei colori.
















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