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A Modena per un mese la scienza è un gioco per tutti

Capita che la scienza esca dal chiuso dei laboratori per andare incontro al pubblico, per cercare e trovare un uditorio partecipe, interessato, curioso. È quello che succede con il “Mese della Scienza” che torna a svolgersi Modena dal 16 ottobre al 19 novembre a cura delle biblioteche comunali e dell’Università.

La rassegna è stata presentata in Municipio questa mattina, venerdì 13 ottobre, dal vicesindaco e assessore alla Cultura Gianpietro Cavazza con il rettore Angelo O. Andrisano, insieme con Debora Dameri, responsabile delle biblioteche comunali di Modena e Raffaella Ingrosso, responsabile del Sistema bibliotecario d’Ateneo (Sba).

“Collaborazioni, contaminazioni, linguaggi e forme comunicative diverse – ha sottolineato Cavazza – per coinvolgere nuovi pubblici con modalità interattive. Ancora una volta le biblioteche comunali, in virtuosa cooperazione con l’Ateneo, promuovono la lettura e la condivisione dei saperi in modo dinamico”. Sulla collaborazione si è soffermato anche il rettore: “Il Mese della Scienza – ha dichiarato – fa parte di un progetto che aderisce perfettamente ai contenuti di Terza missione dell’Università. La sinergia tra Sistema Bibliotecario di Ateneo e Biblioteche comunali rappresenta una novità solo per questa iniziativa specifica, mentre è dal 2005 che le due istituzioni (insieme ad altri enti e realtà bibliotecarie del territorio, pubbliche e private) cooperano nel polo bibliotecario provinciale modenese, che ha tra i suoi obiettivi la gestione cooperativa delle risorse bibliografiche e l’erogazione di servizi bibliotecari condivisi”.

L’iniziativa dal 2002 avvicina i ragazzi alla cultura scientifica nel segno del gioco e della sperimentazione “hands on”. Finora il “Mese della scienza” si è svolto nelle biblioteche comunali, inclusi i Punti di lettura, con un ricco calendario di incontri con autori, laboratori, animazioni, proiezioni, mostre didattiche, prevalentemente per bambini e ragazzi. L’edizione 2017, intitolata “La scienza fa spettacolo”, grazie a una più stretta collaborazione con l’Università, partner dell’iniziativa, si arricchisce di numerosi appuntamenti per adulti. Tra questi, due conferenze-spettacolo, entrambe previste alla Fondazione Marco Biagi e organizzate con il Sistema Bibliotecario d’Ateneo: “Fate il nostro gioco”, l’inganno del gioco d’azzardo dimostrato per via matematica e “Monologo quantistico” di Gabriella Greison, narrazione teatrale sulla teoria che ha rivoluzionato la fisica del XX secolo (29 ottobre e 17 novembre, alle 21). Sempre realizzati con Unimore, si segnalano il breve ciclo “Happy (Hour) Science” (dialoghi fra esperti su temi ‘caldi’ dell’attualità, dai cambiamenti climatici alla cultura del biologico, organizzati con lo Sba), la maratona di esperimenti non stop con intermezzi musicali di “Scienza creativa” (sabato 21 ottobre alla Delfini, ore 10-19, progetto multidisciplinare coordinato da Rossella Brunetti del Dipartimento di Fisica) e i laboratori di “Magica natura” a cura del Polo Museale Unimore e dell’Orto botanico. Altra novità di rilievo è il ruolo assegnato a giovani ricercatori e comunicatori scientifici del territorio (il gruppo “Pleiadi” e l’Associazione “inco.Scienza”), che saranno protagonisti di conduzioni, narrazioni e proiezioni animate. Per raccontare la scienza in modo nuovo e coinvolgente non mancheranno gli abbinamenti a sorpresa: con i fumetti (Matteo Farinella, Clod, Pierluigi Gaspa), con il cibo (i consigli di Monica Marelli, i panini di Daniele Reponi e la cucina molecolare di Davide Cassi), con la musica (l’arpista Francesco Benozzo), con la letteratura (i romanzi scientifici di Bruno Arpaia, Piersandro Pallavicini, Silvia Bencivelli, la poesia di Marcia Teophilo), con le serie tv (Andrea Gentile). E, ancora, i giochi elettronici da collezione (“Megagigatera”, mostra al Centro commerciale la Rotonda, 6-12 novembre), documentari naturalistici (la spettacolare serie della BBC “Salviamo il Pianeta Terra”), le “passeggiate astronomiche” con Lara Albanese e Pierluigi Giacobazzi, i giochi “Allena-mente” di Carlo Carzan e molto altro. Gli incontri sono tutti a ingresso libero.

 

BIBLIOTECHE E SAPERE SCIENTIFICO

Moltiplicare le occasioni di dialogo tra mondo della ricerca e il pubblico più vasto. È l’ambizione del “Mese della scienza 2017”, frutto di una lunga collaborazione fra Biblioteche comunali e Università. Confluiscono nel progetto due rassegne prima separate: “La curiosità fa lo scienziato. Leggere e condividere la scienza di oggi”, e “Il mese della scienza per ragazzi”. Dal 2002 il “Mese della scienza”, tra le prime iniziative in Italia ad occuparsi di divulgazione scientifica fuori dalle aule di scuola, fa leva sulla naturale curiosità dei bambini per avvicinarli alla scienza attraverso il gioco e la sperimentazione in prima persona, con la formula interattiva adottata dai più aggiornati musei scientifici. Fin dalle prime edizioni, l’Orto botanico cittadino e i musei oggi nel Polo Museale Unimore sono stati protagonisti dell’iniziativa, con laboratori naturalistici e mostre in tutte le biblioteche.

Inizialmente rivolta alle scuole superiori, “La curiosità fa lo scienziato” nasce invece nel 2004 da un’idea di Rossella Brunetti, docente di Fisica della materia all’Ateneo modenese. Senza rinunciare al pubblico degli studenti, il programma si è via via arricchito di iniziative aperte alla cittadinanza, coinvolgendo un uditorio sempre più ampio. Il progetto è incluso negli “Itinerari Scuola/Città” del Multicentro educativo MeMo e propone approfondimenti nell’ambito delle scienze matematiche, fisiche, naturali e dell’ingegneria. Agli stessi Itinerari fanno riferimento numerosi laboratori educativi organizzati dal Polo Museale di Ateneo, in particolare in quattro Punti di lettura e al Museo di Zoologia nelle domeniche di apertura straordinaria. Lo scopo è stimolare interesse e capacità critiche verso i codici di comunicazione della scienza contemporanea, promuovendo un ruolo attivo dei giovani. Il contributo originale al “Mese della scienza 2017” sarà la maratona “Perché no? Scienza creativa”, in programma alla Biblioteca Delfini sabato 21 ottobre: un’intera giornata di esperimenti e dialoghi non stop con intermezzi musicali

Ma la novità principale del “Mese della scienza 2017” è la collaborazione con il Sistema Bibliotecario d’Ateneo (Sba), grazie alla quale si potranno sperimentare nuove strade della comunicazione scientifica: la narrazione teatrale (con i 2 appuntamenti serali all’auditorium Marco Biagi, “Fate il nostro gioco”, il 29 ottobre, e “Monologo quantistico” il 17 novembre, oltre alle conversazioni di “Happy (Hour) Science” alla Biblioteca Delfini, dialoghi fra esperti nel segno dell’informalità conviviale.

 

IL SISTEMA DELLE BIBLIOTECHE COMUNALI

Le biblioteche comunali modenesi contano circa 35 mila utenti, 420 mila prestiti annui e un patrimonio complessivo di oltre 360 mila documenti (inclusi cd e dvd). Il sistema è articolato in più biblioteche decentrate sul territorio: Delfini, Crocetta, Rotonda, Giardino; la biblioteca specializzata d’arte Poletti, “La strega Teodora” nel reparto di pediatria del Policlinico e una biblioteca nel carcere di S. Anna. Sette sono i Punti di lettura affidati ad associazioni di volontariato (Baggiovara, Cittanova, Cognento, Madonnina, Modena Est, Quattro Ville, San Damaso).

Numerose le iniziative di promozione culturale e costante lo sforzo di adeguamento dell’offerta alle nuove esigenze degli utenti: tecnologie per facilitare l’accesso al patrimonio, spazi dedicati a piccoli e piccolissimi, portali web, documenti digitali.

In particolare, la biblioteca Delfini da tempo ha intrapreso un percorso che ne fa anche un centro multimediale dove cd, dvd, audiolibri e postazioni internet affiancano libri e giornali. Anche gli spazi alla Delfini sono diversificati: c’è la Piazzetta, con i periodici italiani e internazionali, il pit stop per l’allattamento al seno e l’area Bebé, l’area internet, le aree per vedere film e ascoltare cd. L’automazione dei cataloghi favorisce le ricerche bibliografiche libere.

L’innovazione digitale si è tradotta, tra l’altro, nell’attivazione di “EmiLib”, la biblioteca digitale condivisa dai poli bibliotecari di Modena, Parma, Piacenza e Reggio Emilia, attraverso cui si offre l’accesso alle risorse di Media library on line per consultare e prendere in prestito ebook, musica, video, immagini e giornali di tutto il mondo. Col progetto “Facilitatori digitali” si aiuta chi vuole familiarizzare con Internet. Alla Delfini è nata l’esperienza del “Dondolo”, casa editrice civica digitale che ha già al suo attivo 10 pubblicazioni disponibili gratuitamente su Emilib. È alle viste l’attivazione del servizio di prestito automatico.

 

IL SISTEMA BIBLIOTECARIO DI ATENEO

Il Sistema Bibliotecario di Ateneo (Sba) dell’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia (Unimore) comprende sette biblioteche universitarie distribuite tra Modena (sei) e Reggio Emilia (una) distinte in aree disciplinari: economia, giuridica, medica, umanistica, scientifico-naturalistica e scientifico-tecnologica, oltre alla interdipartimentale di Reggio Emilia.

In complesso il Sistema bibliotecario di Ateneo conta ottomila utenti attivi e 50 mila prestiti all’anno. Mette a disposizione degli utenti 1.500 posti di lettura; 300.000 libri (con un aumento di circa 5.000 volumi all’anno); 11.000 e-journal; 40.000 ebook; 1.600 periodici cartacei in abbonamento.

Lo Sba, inoltre, tra le sue attività, organizza 250 ore di corsi ogni anno sul processo di ricerca bibliografica e 500 ore di consulenza bibliografica.

Informazioni on line sul sito internet (www.sba.unimore.it)

 

COINVOLTI GIOVANI RICERCATORI

“Pleiadi” e “inco.Scienza”: dietro queste sigle, suggestive e anche un po’ irriverenti, si incontrano giovani ricercatori appassionati di divulgazione. E che, in qualche caso, della divulgazione aspirano a fare un mestiere.

Attiva a Modena dal 2015, ma nata nel 2009, “Pleiadi” è una società che progetta e realizza eventi e laboratori, principalmente rivolti alle scuole. Il metodo, sperimentale e deduttivo, è definito Metodo di Elaborazione Logica e Sperimentale.

Anche “inco.Scienza. Incontriamo la scienza”, associazione attiva a Modena dal 2012, riunisce giovani studiosi di diversa formazione (il presidente è ingegnere meccanico, la vicepresidente una biologa impegnata in progetti di sostenibilità ambientale), accomunati dall’idea che la scienza sia fatta anche di curiosità e divertimento, oltre che di formule e lezioni magistrali.

In entrambi i casi gli “explainer” combinano una solida preparazione scientifica con la ricerca della comunicazione più efficace per coinvolgere curiosi di ogni d’età. Durante il “Mese della scienza”, “Pleiadi” e associazione “inco.Scienza” si passeranno il testimone alla conduzione di dibattiti, laboratori, proiezioni e incontri.

 

IL POLO MUSEALE DI ATENEO

Il Polo Museale dell’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia comprende cinque Musei Universitari relativi a diversi ambiti disciplinari: Museo di Zoologia, Museo di Paleontologia.  Musei Anatomici, Museo Antonio Scarpa Collezione terrecotte anatomiche, Lapidario e Galleria dei Rettori – Palazzo dell’Università.

I visitatori dei cinque musei dell’Ateneo sono stati 18 mila in un anno, nel quale sono state organizzate 450 visite guidate per studenti di scuole di ogni ordine e grado. Il Polo Museale d’Ateneo vanta, inoltre, 20 partecipazioni a eventi di divulgazione scientifica.

Il programma completo è su www.comune.modena.it/biblioteche
















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