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Alda Merini “il Concerto”: serata evento a otto anni dalla scomparsa, stasera al Duse di Bologna

Foto Sebastiano Maffettone

In occasione dell’ottavo anno dalla scomparsa della poetessa e scrittrice italiana Alda Merini, avvenuta nel novembre 2009, il Consiglio Italiano per i Rifugiati promuove Alda Merini “il Concerto”. L’evento si svolge oggi – giovedì 2 novembre – sul palcoscenico del Teatro Duse di Bologna e vedrà come interpreti principali Roberto Vecchioni, Giovanni Nuti, il cantautore che ha tradotto in musica le poesie di Alda Merini, Monica Guerritore che con lui ha portato in scena “Mentre rubavo la vita” e un gruppo di artisti che tributeranno un omaggio alla grande poetessa: Marco Ferradini, Fabio Armiliato, Grazia Di Michele, Iskra Menarini e I Piccoli Cantori di Milano.

Una serata speciale, come spiega Monica Guerritore: “Al pubblico dico che bisogna solo lasciarsi travolgere, come faccio io ogni sera interpretando le sue canzoni: Amore irripetibile, la Piccola ape furibonda…bisogna lasciarsi andare a una serata di estrema, incandescente bellezza. Questa è la Merini in scena!”

I testi profondissimi di Alda Merini diventano canzoni grazie alla bellezza della musica di Giovanni Nuti, collaboratore e amico di Alda Merini negli ultimi anni, e grazie alla costruzione drammaturgica del concerto che Monica Guerritore ha creato con immagini folgoranti e suggestioni visive che restituiscono con potenza l’anima multiforme della Poetessa degli “Ultimi”. Idealmente vicina agli emarginati, emarginata lei stessa, le sue canzoni sono un richiamo alla vicinanza tra esseri umani.

Non si troveranno rime baciate, non sarà un reading, né un’ingessata lettura al leggio, né uno spettacolo in forma di amarcord. Sul palco Alda Merini riprende vita con tutta la sua passione incandescente, le sue contraddizioni, i suoi tormenti, la sua sensualità e la sua dolorosa pietà.

L’iniziativa si ispira ad una poesia intitolata “Una volta sognai” nella quale l’autrice immagina di essere una tartaruga per portare in salvo chi fugge, attraverso il mare, a testimonianza della sua grande sensibilità verso il tema dei rifugiati.

Il concerto è organizzato dal CIR, Consiglio Italiano per i Rifugiati, che devolverà l’intero incasso a sostegno delle attività in favore dei richiedenti asilo e rifugiati presenti sul nostro territorio, con particolare attenzione ai minori stranieri non accompagnati e alle vittime di tortura.

Il Consiglio Italiano per i Rifugiati, presieduto da Roberto Zaccaria, è un’organizzazione umanitaria indipendente costituitasi nel 1990 su iniziativa delle Nazioni Unite. Il CIR lavora per favorire l’accesso alla protezione delle persone che fuggono da guerre e persecuzioni e per contribuire a costruire condizioni di accoglienza e integrazione dignitose, nel pieno rispetto dei diritti umani. È una Onlus, con una struttura leggera di operatori legali, sociali, mediatori culturali, medici e psicologi. In più di 25 anni il CIR ha assistito oltre 120 mila persone, ha contribuito a riabilitare circa 4 mila vittime di tortura e si è battuto per il riconoscimento dei loro diritti.

 
















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