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Castelfrigo, Bonaccini: “Bene la convocazione del tavolo di salvaguardia occupazionale. Inaccettabile la presenza di false cooperative e lo sfruttamento dei lavoratori”

“Bene la convocazione in Regione del tavolo di salvaguardia occupazionale fatta dall’assessore Palma Costi e riguardante le due cooperative che operano in appalto per la Castelfrigo di Castelnuovo Rangone, nel modenese, impresa di lavorazione delle carni. Voglio poi sia chiaro il fatto che per una realtà come l’Emilia-Romagna, nella quale come Regione abbiamo voluto firmare il Patto per il Lavoro con le parti sociali, è inaccettabile la presenza di situazioni ai limiti della legalità e di sfruttamento dei lavoratori, situazioni che vanno perseguite secondo i termini di legge ma che, soprattutto, vanno prevenute. Basta, infatti, con false cooperative che minano il lavoro stesso, i diritti dei lavoratori e il tessuto sociale”.

Anche per questa ragione, prosegue il presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, “insieme al presidente della Provincia di Modena, Giancarlo Muzzarelli, e al sindaco di Castelnuovo Rangone, Massimo Paradisi, ho scritto oggi ai ministri Poletti e Calenda per chiedere ai ministeri del Lavoro e dello Sviluppo economico di farsi parte attiva nella vicenda relativa alle due cooperative”, affinché dagli uffici e dalle strutture dell’Ispettorato nazionale del lavoro “vengano svolti al più presto tutti i controlli necessari per verificare la fondatezza delle denunce inerenti l’esistenza di gravi azioni illecite e illegali” e “si proceda con sollecitudine nel fare applicare le leggi in vigore”. Quanto sta emergendo dai racconti e dalle testimonianze dei lavoratori impiegati nelle cooperative e che ora rischiano il licenziamento, si sottolinea nella lettera, “deve essere considerato una priorità a livello politico”, essendo in netto contrasto “con i principi stessi che la cooperazione rappresenta”.

Resta però fondamentale la prevenzione. Per questo, prosegue il presidente della Regione, “oltre all’attivazione di tutti gli strumenti di controllo e verifica sul territorio, ritengo sia necessario approvare la legge di iniziativa popolare promossa dalle centrali cooperative, che io stesso firmai insieme a decine di migliaia di cittadini, le cui proposte- chiude Bonaccini- contengono gli anticorpi per evitare sia la nascita di false cooperative sia la possibilità di operare sfruttando il lavoro”.
















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