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Polizia Municipale. Nasce l’”Unità tutela dei soggetti deboli” per il contrasto alla violenza contro le donne e i minori

Nasce presso la Polizia Municipale di Bologna l’”Unità tutela dei soggetti deboli” con il compito di intervenire per gestire le vittime di violenza domestica, di maltrattamenti e atti persecutori, garantendo elevata professionalità e competenza per le proprie funzioni istituzionali e al tempo stesso un’adeguata accoglienza e ascolto attivo. L’obiettivo della nuova Unità non è solo quello di attivarsi in fase di denuncia o di flagranza di reato ma quello di lavorare sulla prevenzione in collaborazione con i Servizi Sociali per ampliare le antenne sul territorio e riuscire a intervenire in tempo.
E’ uno dei frutti del Protocollo promosso da Comune di Bologna e Prefettura, firmato lo scorso 9 marzo da tutte le istituzioni e realtà che in città per ragioni diverse vengono a contatto con le donne vittime di violenza.

La nuova unità della Polizia Municipale si formerà su base volontaria e conterà 40 agenti, compresi 5 ispettori, suddivisi nei vari reparti che si attiveranno sulla base di una richiesta di intervento. L’Unità abbinerà alle conoscenze di polizia giudiziaria, del codice penale e di quello di procedura penale anche un’adeguata e specifica formazione che è iniziata in queste settimane attraverso un corso che sta coinvolgendo diversi agenti, in maggioranza donne. Il corso di formazione è curato dalla Scuola interregionale di Polizia Locale e coordinato da Alessandra Bagnara, Commissario della Polizia Municipale di Ravenna e Presidente dell’Associazione Linea Rosa.

“Questa ulteriore specializzazione all’interno della nostra Polizia Municipale è un’azione necessaria che facciamo con convinzione – spiegano gli assessori Riccardo Malagoli e Susanna Zaccaria – avere a che fare con una donna vittima di violenza impone tutta una serie di competenze che vanno approfondite per realizzare un contrasto ancora più attivo in questo campo”.

 
















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