Tutori per minori stranieri soli crescono, e l’Europa apprezza il “modello Emilia”. In appena tre mesi sono già 200 le persone che hanno scelto di essere tutori volontari per seguire studio e formazione professionale dei ragazzi giunti in Italia senza una famiglia.
Avanza dunque il progetto realizzato da Clede Maria Garavini, Garante dei minori dell’Assemblea legislativa regionale. Un risultato rilevante che sta facendo scuola anche a Bruxelles: dopo il “disco verde” dello scorso settembre da parte dal gruppo Pse del Parlamento europeo, oggi sarà la commissione Civex della Conferenza delle Regioni (il massimo organismo delle Regioni dell’Unione europea) a esprimersi su quanto si sta facendo grazie al lavoro del Parlamento di viale Aldo Moro. “I bambini e i ragazzi hanno bisogno di assistenza al fine di non essere vittime dei tentacoli della microcriminalità, che si nasconde nei meandri delle nostre città”, spiega Simonetta Saliera, Presidente dell’Assemblea legislativa regionale, che oggi presenta il lavoro di viale Aldo Moro proprio a Bruxelles nel corso della Conferenza delle Regioni di cui è componente permanente. “Siamo grati a tutti coloro che vogliono operare per il riconoscimento e il rafforzamento di quei diritti e di quelle tutele di cui questi ragazzi hanno la massima necessità perché il destino li ha travolti in un mondo di crudeltà, di sfruttamento e di avidità. Vogliamo che esista uno stretto legame fra diritti e umanità”. Saliera sottolinea la passione e l’impegno profusi in questa operazione e di come questo sia possibile perché l’Istituzione regionale ha deciso di coinvolgere in questo l’associazionismo laico e religioso: “Grazie a queste forze– sottolinea la Presidente dell’Assemblea– si sta facendo, di comune accordo, un percorso insieme tra il Tribunale dei minori e la Regione per affrontare problemi e complessità che rappresentano una sfida: fingere che la microcriminalità non esista, oppure pensare di risolverla solo con la logica dell’ordine pubblico invocando pene e restrizioni delle libertà individuali, può indurre a far sì che un problema risolvibile diventi un’emergenza. I tutori volontari, invece, accompagnano questi ragazzi verso lo studio, la formazione professionale o il ricongiungimento famigliare facendo da ponte tra i minori e le varie istituzioni”. L’intervento di Saliera in sede comunitaria è accompagnato da un video realizzato dall’ufficio stampa dell’Assemblea legislativa regionale che racconta cosa è il tutore volontario, come si sta applicando la legge in Emilia-Romagna e si conclude col racconto delle storie di alcune delle persone che hanno accettato questa sfida.