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L’Ateneo di Bologna sottopone al Ministero la chiamata diretta di 30 docenti

Approvata dal CDA la proposta di chiamate dirette in regime di cofinanziamento di docenti di I e II fascia, da sottoporre al MIUR per la verifica dei requisiti dei candidati. 

Sono 30 i docenti di I e II fascia che i Dipartimenti dell’Alma Mater hanno proposto per il 2017, rispetto ai 17 dello scorso anno. Si tratta di studiosi stabilmente impegnati all’estero in attività di ricerca o insegnamento a livello universitario da almeno tre anni, che ricoprono una posizione accademica equipollente in istituzioni universitarie o di ricerca estere, oppure vincitori di programmi di ricerca finanziati dall’UE e in particolare dallo ERC. Sono questi i requisiti minimi richiesti ai candidati e che saranno esaminati dal Ministero.

Australia, Regno Unito, Francia, Canada, Stati Uniti, Repubblica Ceca: alcuni dei Paesi in cui i docenti hanno svolto la loro attività di ricerca e/o insegnamento, mentre le aree in cui svolgeranno, a Bologna, la loro attività vanno dalle Scienze biologiche all’Architettura, dalla Fisica e Astronomia alle Scienze mediche, dall’Ingegneria industriale alla Filosofia. Alcuni dei docenti proposti, inoltre, hanno risposto alla Call for Interest che l’Ateneo ha lanciato, qualche mese fa, per attirare a Bologna studiosi altamente qualificati.
















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