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Tutto esaurito in cattedrale a Carpi per il Concerto di Natale di Matteo Macchioni

“Sono davvero felice, e sinceramente emozionato, di essere qui stasera, a esibirmi in questo bellissimo tempio, davanti a così tante persone”: il Tenore Matteo Macchioni ha salutato con queste parole il migliaio di persone convenute ieri sera, sabato 2 dicembre, a Carpi, presso la Basilica di Santa Maria Assunta, per assistere al Concerto di Natale, promosso da PartLab Eventi con il patrocinio della Diocesi e del Comune di Carpi.

Un evento di grande successo, dunque, che ha fatto registrare il tutto esaurito, a testimonianza dell’affetto che la città dei Pio nutre sia per la propria Cattedrale, riaperta al culto, dopo cinque anni, la scorsa primavera, a seguito della conclusione delle opere di restauro resesi necessarie dopo il sisma del 2012, che per il giovane artista sassolese, che ha scelto proprio Carpi per esibirsi prima di riprendere i suoi concerti nei teatri europei, e che ieri sera è stato accompagnato dal pianoforte del Maestro Mirca Rosciani e dalla voce della Soprano Francesca Tassinari.

I brani eseguiti, tra repertorio classico e contemporaneo, hanno seguito e sviluppato il tema degli inni mariani, tanto per omaggiare la Santa cui la Cattedrale è consacrata, quanto per ricordare la Peregrinatio Mariae, svoltasi proprio a Carpi lo scorso settembre, nel centenario delle apparizioni di Fatima e in segno di solidarietà con i cristiani iracheni perseguitati per la fede.

Introdotto dalle parole dei giornalisti Maria Silvia Carbi e Pierluigi Senatore – che hanno presentato la serata ricordando come la Cattedrale rappresenti, oltre alla comunità dei fedeli, anche il simbolo di un territorio i cui cittadini hanno saputo farsi forza e reagire al trauma del sisma stringendosi insieme e rimboccandosi le maniche per ricostruire quanto era stato danneggiato – il Vescovo di Carpi, Sua Eccellenza Monsignor Francesco Cavina, ha salutato i presenti, ringraziando gli organizzatori della serata e augurando a tutti: “Un godimento che sia spirituale, perché abbiamo bisogno di percepire che stiamo bene, non soltanto fisicamente, ma anche e soprattutto quando il nostro spirito è sano e capace di godere delle cose belle del mondo. E penso che la musica che sentiremo qui stasera rappresenti proprio questa esperienza, un’elevazione spirituale per rendere lode al vero padrone di questa casa, che non sono io, ma è il Signore”.
















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