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Dal cuore di Bologna a Castel Maggiore attraverso un nuovo percorso ciclabile

Una nuova rete ciclabile che colleghi il centro di Bologna con la zona nord della città, fino a Castel Maggiore. La Giunta del Comune di Bologna ha dato il via libera, nella seduta di martedì scorso, al progetto per la realizzazione di 4,5 km di percorsi ciclabili, in una logica di pianificazione strategica della rete per il collegamento dei poli funzionali – come le sedi decentrate dell’Università di Bologna, il Tecnopolo e il quartiere fieristico – per favorire anche l’intermodalità bici più treno nelle stazioni del Servizio Ferroviario Metropolitano (nello specifico Corticella e la futura fermata Zanardi), oltre alla Stazione Centrale, e la ricucitura della rete ciclabile bolognese con quella dei comuni limitrofi.

Il progetto, dal costo di 1.290.000 euro, sarà finanziato con 500.000 euro provenienti da risorse del Comune di Bologna e con 790.000 euro derivati dai fondi regionali POR-FESR 2014-2020. Ai fondi regionali accedono quattro progetti di ciclabili del territorio bolognese selezionati dalla Città metropolitana (oltre a questo anche il collegamento da Pianoro a Bologna, la ciclabile Castenaso-Villanova e la ciclopedonale di via Galliera a Castel Maggiore).

Nello specifico il progetto prevede il collegamento ciclabile tra il Comune di Bologna e il Comune di Castel Maggiore, l’adeguamento dei percorsi su via Stalingrado da Porta Mascarella a via della Liberazione (quartiere fieristico), il completamento del percorso su via Zanardi da via Bovi Campeggi a via de’ Carracci e la realizzazione di tratti di collegamento affinché il nuovo percorso ciclabile raggiunga il cuore della Bolognina. I prossimi passi prevedono la progettazione di fattibilità tecnico/economica per arrivare, entro la fine del prossimo anno, all’approvazione del progetto esecutivo e all’avvio delle procedure di gara. Il completamento dei lavori è previsto per dicembre 2020.

Il progetto soddisfa a pieno il Documento Unico di Programmazione (DUP) 2017-2019 del Comune di Bologna, al cui interno è prevista la linea programmatica di mandato “Bologna Città Circolare – Mobilità: un modello convergente”, nella quale è indicato come obiettivo primario quello di creare un nuovo modello di mobilità che consenta di integrare il sistema dei trasporti urbano con la rete infrastrutturale metropolitana, con la pianificazione urbanistica e territoriale di area vasta e con la capacità di mettere a sistema i fabbisogni dei diversi fruitori della strada, a partire dalla tutela dell’utenza debole. Promuovere la mobilità attiva – pedonale e ciclistica – come modo di spostarsi rispettoso dell’ambiente e delle città, rappresenta uno degli obiettivi primari contenuti nelle linee di indirizzo che guideranno Bologna nel percorso, già avviato, di redazione del PUMS (Piano Urbano della Mobilità Sostenibile) e del nuovo PGTU (Piano Generale del Traffico Urbano). Un lavoro svolto in ottica metropolitana che permette, passo dopo passo, di proseguire nell’infrastrutturazione della città.

 
















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