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Mec Mac, Fiom/Cgil Modena: accordo per le spettanze arretrate dei lavoratori e per aprire un confronto sul rilancio produttivo con la nuova proprietà

Si è svolto stamattina l’incontro presso il Comune di Modena alla presenza dell’assessore al lavoro del Comune di Bosi tra la Fiom/Cgil e i nuovi rappresentanti di Mec Mac e del Gruppo Kverneland, che la scorsa estate aveva ceduto a Mec Mac il sito produttivo modenese di macchine per l’agricoltura.
“L’esito dell’incontro – spiega in una nota Fiom/Cgil Modena – ha portato ad un accordo che prevede il pagamento di tutte le spettanze dei lavoratori, arretrate e correnti (mensilità di ottobre, novembre e tredicesima) entro il 22 dicembre, l’impegno del nuovo imprenditore a ricapitalizzare Mec Mac aumentando il capitale sociale, l’apertura del tavolo a livello aziendale sul piano industriale per rilanciare l’impresa. Il pagamento delle spettanze sarà effettuato direttamente da Kverneland attraverso l’acquisto del magazzino componenti e le risorse così recuperate saranno girate ai lavoratori a copertura delle somme spettanti, su delega di Mec Mac.

L’accordo – prosegue il sindacato – prevede anche che qualsiasi ammortizzatore sociale venga attivato per accompagnare la fase di rilancio, sarà anticipato dall’azienda alle normali scadenze di paga. Questo accordo permette la sospensione dello sciopero con presidio che era in atto da metà novembre.

Si apre così una nuova fase per Mec Mac che a fine luglio era stata messa in liquidazione con l’apertura di una procedura per il licenziamento collettivo di tutti i 25 lavoratori. Con l’accordo odierno, la procedura viene definitivamente annullata e non sono previsti licenziamenti”.

“Nell’anno nuovo con l’avvio del confronto sul piano industriale, la Fiom/Cgil si aspetta che saranno costruite le premesse per il vero rilancio del sito produttivo modenese. L’accordo di oggi è stato reso possibile dal grande sforzo dei lavoratori in lotta da molte settimane davanti ai cancelli in via Ponte Alto, e dall’impegno concreto dei rappresentanti delle istituzioni comunali”.

(l’immagine si riferisce al presidio di metà novembre)
















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