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Regione protagonista a Roma al Forum mondiale 2017 “Climate-Smart Agriculture” presso la Fao

Quali politiche e investimenti possono favorire la mitigazione dei cambiamenti climatici e l’adattamento alle nuove condizioni ambientali? E quale il ruolo dei governi locali nel promuovere un’agricoltura sostenibile e di qualità?

Se ne è parlato a Roma al Gacsa global forum 2017 (Global alliance for climate smart agriculture), una rete internazionale di istituzioni pubbliche e private, di cui fa parte anche la Regione Emilia-Romagna, coordinata dalla Fao, l’organizzazione delle Nazioni unite per l’alimentazione e l’agricoltura.
Al Forum, che termina oggi, ha partecipato l’assessore regionale all’agricoltura Simona Caselli, in una seduta plenaria con oltre 400 delegati da tutto il mondo, e ha portato le esperienze della Regione e le politiche avviate in Emilia-Romagna. Da evidenziare il fatto che l’Emilia-Romagna è al momento l’unica regione italiana aderente alla Gacsa, i cui obiettivi sono la collaborazione istituzionale per rafforzare il partenariato tra i diversi portatori d’interesse, il sostegno a uno sviluppo agroalimentare sostenibile e di qualità attraverso l’organizzazione delle filiere, il supporto dell’innovazione e la condivisione a livello internazionale delle soluzioni.

“I fenomeni estremi che stiamo di nuovo vivendo in questi giorni rafforzano le ragioni per cui siamo fortemente impegnati nel promuovere la Climate smart agriculture- ha commentato l’assessore Caselli- in particolare attraverso il Programma di sviluppo rurale 2014-2020 che dedica al tema ‘Ambiente e Clima’ il 42,8% delle risorse pari a 510 milioni di euro in sette anni ed i progetti innovativi e dimostrativi come il Climate ChangER che ci ha permesso di ridurre del 20% le emissioni in atmosfera da parte delle nostre più importanti filiere produttive. La sfida del cambiamento climatico si vince con politiche integrate di adattamento e mitigazione- ha sottolineato l’assessore- da portare avanti anche a livello internazionale, promuovendo lo scambio di esperienze e l’utilizzo delle migliori pratiche. Per questo nel 2018 il cambiamento climatico sarà uno degli argomenti principali del summit che riunirà a Bologna la nostra Regione con la California, le Province di Gauteng e Guandong (rispettivamente di Sudafrica e Cina), la Regione tedesca dell’Assia”.

In una delle sessioni tematiche del Forum sono stati presentati altri progetti targati Emilia-Romagna: le misure del Psr per il sostegno dell’innovazione, con particolare riguardo alla Climate smart agriculture e due progetti – finanziati dal Psr – finalizzati a promuovere buone pratiche nella filiera del Parmigiano Reggiano (Prati-CO) e in quella del vino (ProvitERre) per incrementare la sostanza organica nel suolo e di conseguenza il sequestro di carbonio. Al termine dell’incontro l’apertura spettacolarizzata di una forma di Parmigiano Reggiano, messa a disposizione dal Caseificio Sociale La Moderna (Re) che partecipa al progetto Prati-CO, con degustazione di vini della azienda La Pernice (Pc) che partecipa invece al progetto ProvitERre.

Le azioni del Psr su ambiente e clima
Per quanto riguarda l’Emilia-Romagna, sul fronte della mitigazione e dell’adattamento ai mutamenti climatici il Psr finanzia azioni che promuovono l’uso razionale delle risorse idriche, lo sviluppo delle bioenergie, la riduzione delle emissioni agricole e zootecniche, l’incremento del sequestro del carbonio nel suolo e nel patrimonio forestale, la corretta gestione degli effluenti di allevamento. Un peso rilevante, sul piano delle risorse stanziate e delle ricadute territoriali, hanno le misure per il sostegno alla produzione biologica e alla produzione integrata che consentono di ridurre gli input chimici e di migliorare la qualità del suolo. Grazie a questo impegno in Emilia-Romagna vi sono attualmente 117mila ettari coltivati a biologico (circa l’11% della superficie agricola utilizzata) e 124mila ettari a produzione integrata (circa il 12% della superficie agricola utilizzata).

A fianco del Psr la Regione promuove e sostiene inoltre progetti dimostrativi, in partenariato con altri enti pubblici e imprese del settore agricolo e agroindustriale, come il progetto Climate ChangER (Reduction of green house gases from agricultural systems of Emilia Romagna) e il progetto Helpsoil (Improving soil quality and strengthening the adaptation to climate change through sustainable techniques of Conservation Agriculture) entrambi co-finanziati dall’Unione Europea nell’ambito del programma LIFE+.
















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