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Sgominata dalla Polizia di Stato di Modena banda di pugliesi dedita al furto di merci: 10 arresti in flagranza di reato

Ieri notte alle 4,50, presso l’area di servizio Secchia Ovest, carreggiata sud dell’autostrada A1 nel territorio del Comune di Modena, ed alle 5.15 presso l’area di parcheggio Castelfranco sita al km 176 sud nel territorio del Comune di Castelfranco Emilia, sono stati arrestati dalla Polizia di Stato M.D.S., 53 anni; F.C., 53enne; A.N. 38 anni; A.A., 65 anni; P.C., 33 anni; C.F.,43 anni; N.L., 63 anni; S.D.B., 43 anni, tutti pugliesi di Andria e S.D., 37enne pure lui pugliese ma di Cerignola. Mentre alle 9:00, nei pressi di Ancona, è stato arrestato N.Z., 26enne di Trani, conducente del camion sul quale era stata caricata la refurtiva.

Gli arresti sono opera degli uomini della Squadra di Polizia Giudiziaria del Compartimento Polizia Stradale dell’Emilia Romagna, coadiuvati da personale della Sottosezione Polizia Stradale di Modena Nord e della Polizia Stradale di Parma, intervenuti a seguito del furto aggravato commesso tra le 01:00 e le 3:45 all’interno dell’area di servizio NURE Nord sita al km 166 dell’autostrada A21 in danno di un autotrasportatore in sosta notturna, cui erano stati sottratti 65 pneumatici marca Continental per autocarri, per un valore di oltre 50.000 €.

L’indagine che ha permesso di sgominare questo pericolosissimo sodalizio criminale, è stata avviata dall’Ufficio Polizia Giudiziaria di Bologna a seguito di un furto verificatosi il 4 ottobre scorso presso l’area di servizio Sillaro Ovest.

Il gruppo, come hanno permesso di accertare le indagini, per evitare di essere individuato non soggiornava mai in strutture alberghiere, preferendo sobbarcarsi il viaggio di andata e ritorno tra Andria e le province di Bologna, Alessandria, Pavia e Piacenza, dove agiva almeno dal mese di ottobre.

La loro attenzione era tale, per cui, anche in caso di sosta durante il tragitto, lasciavano comunque qualcuno a guardia dei veicoli per evitare che gli inquirenti potessero piazzare dei segnalatori GPS, attenzione che comunque non ha evitato alla Polizia Stradale di venirne a capo.

I malviventi, seguiti dal personale operante hanno fatto un primo tentativo in un’area di servizio in provincia di Brescia. Non avendo trovato nulla di appetibile si sono spostati in provincia di Piacenza, precisamente nell’area di servizio NURE Nord, sita sull’autostrada A21, dove intorno all’una di notte hanno individuato l’autotreno carico di pneumatici per autocarri, sul quale stava riposando un autista di nazionalità ceca.

I malviventi, in poco meno di tre ore, sono riusciti a sottrarre 65 pneumatici, senza che l’autista si accorgesse di nulla. Durante il furto attorno all’area di servizio erano stati schierati dei cosiddetti “pali”, mentre due autovetture facevano costantemente la spola nella tratta autostradale, per evitare brutte sorprese da parte della Polizia. Ultimato il furto e recuperati i complici, la compagine si è diretta verso sud.

Dato l’orario, il traffico pesante era già ripreso in modo intenso, circostanza per cui, una volta immessisi sulla A1, gli operatori hanno dovuto adottare ulteriori cautele per intervenire in sicurezza.

Il dispositivo è scattato in zona Modena, dove una prima macchina, sulla quale viaggiavano cinque malviventi, è stata fatta entrare nell’area di servizio Secchia Ovest. Gli occupanti sono stati immediatamente bloccati e condotti nella vicina Sottosezione.

La seconda macchina è stata costretta a fermarsi all’interno dell’area di parcheggio Castelfranco e, anche qui, i quattro occupanti sono stati subito bloccati, per poi essere a loro volta condotti presso la caserma di Modena Nord.

Nel caso dell’autocarro, anch’esso già individuato, per evitare che l’autista nel tentativo di sottrarsi all’arresto potesse provocare danni irreparabili agli operatori e agli utenti in transito, si è preferito pedinarlo a distanza, in attesa del momento giusto.

L’uomo, ha proseguito la marcia fino a un’area di servizio di Ancona, dove si è fermato per riposare. Non è riuscito nell’intento, poiché il personale dell’Ufficio di Polizia bolognese, coadiuvato da quello del Compartimento di Ancona è intervenuto traendolo in arresto e recuperando la refurtiva.
















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