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Spacciava eroina in zona stazione: richiedente asilo arrestato dai carabinieri a Reggio Emilia

Dalla base operativa ricavata in uno degli appartamenti dei palazzoni condominiali che si affacciano in zona stazione gestiva, sin dalle prime luci del giorno, un remunerativo spaccio di eroina bianca, meglio nota come eroina thailandese, destinata ai clienti che contattavano il “Puma”, vezzeggiativo con cui era noto negli ambienti dei tossicodipendenti, per poi attenderlo sotto i portici di via Don Giovanni Alai dove si concretizzava lo spaccio. A scoprirlo i carabinieri dell’aliquota operativa della compagnia di Reggio Emilia che, forti delle indicazioni ricevute da numerosi residenti, esasperati per il “giro” che si era venuto a creare in zona stazione, l’altra mattina, al culmine di una mirata attività di osservazione, hanno messo le manette ai polsi del pusher.

Con l’accusa di detenzione e spaccio di eroina, i carabinieri reggiani hanno arrestato il 33enne nigeriano richiedente asilo T.U.E., alias il “Puma”, domiciliato in via IV Novembre, disoccupato, ristretto al termine delle formalità di rito a disposizione del sostituto presso la Procura reggiana, titolare dell’indagine. L’attività ha portato al sequestro di alcune dosi di eroina, oltre 2.000 euro in contanti provento dello spaccio, un bilancino di precisione, materiale per il confezionamento, una lista associata a numeri telefonici dei clienti e tre cellulari usati per i contatti con i clienti (uno dei quali ha telefonato al “Puma” trovandosi all’appuntamento i carabinieri che si erano sostituiti al pusher).

A portare i carabinieri ad appostarsi nei pressi dei palazzoni di via Don Alai, sono state le segnalazioni di numerosi residenti che esasperati dal giro di spaccio creato da un uomo di colore che, sin dalle prime luci del giorno, andava avanti e indietro da uno dei palazzoni della zona stazione, incontrandosi sotto i portici con i suoi clienti. Forti delle segnalazioni ricevute i carabinieri dell’aliquota operativa dalle 6,00 dell’altra mattina si appostavano nella zona notando l’arrivo di una macchina con un giovane che si fermava in prossimità dei porticati dove veniva raggiunto da un uomo di colore che dal finestrino gli passava un involucro ricevendo danaro. Il conducente fermato poco lontano risultava aver acquistato dallo straniero una dose di eroina thailandese, circostanza questa che confermava le segnalazioni giunte. Nuovo appostamento e nuova cessione questa volta a favore di un cliente giunto in bici che riusciva ad allontanarsi dopo lo scambio contrariamente al pusher che veniva fermato e identificato nel  richiedente asilo. In sua disponibilità una dose di eroina e 400 euro in contanti. Durante la perquisizione domiciliare, nella camera dell’uomo, i carabinieri rinvenivano ulteriori 1.800 euro in banconote di piccolo taglio, un bilancino di precisione, materiale per il confezionamento, appunti con nomi associati a numeri di telefono e tre cellulari per i contatti con i clienti. Nelle mani dei militari oltre alla lista anche tre cellulari che potranno portare a tutti i clienti del “Puma” consentendo di ricostruire il giro del malaffare che pare andasse avanti da diverso tempo.

Ieri mattina, comparso davanti al tribunale di Reggio Emilia dopo la convalida dell’arresto, in attesa del processo fissato il prossimo mese di marzo, è stato scarcerato con il divieto di dimora nella provincia di Reggio Emilia. L’arresto del nigeriano segue quello del 16 novembre quando a finire in manette era stato altro richiedente asilo sorpreso con 37 dosi di eroina thailandese. La gestione in zona stazione pare essere sempre più nelle mani dei nigeriani.
















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