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“Vendite fantasma” su Instagram: denunciate dai carabinieri reggiani

Su Instagram avevano creato una pagina dove proponevano la vendita di scarpe sportive di varie marche che commercializzavano a prezzi assolutamente concorrenziali. Tuttavia una volta intascato l’importo dovuto sparivano nel nulla bloccando l’acquirente che quindi non poteva più accedere alla pagina artatamente creata. Ora la pagina del social è stata chiusa ma ciò non ha impedito ai carabinieri della stazione di Cavriago che hanno condottole indagini di risalire alle due truffatrici ora finite nei guai. Con l’accusa di concorso in truffa i carabinieri della stazione di Cavriago hanno denunciato alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Reggio Emilia una 30enne ed una 22enne della provincia di Caserta.

Secondo le indagini dei carabinieri, avviate a seguito della denuncia presentata da una 20enne reggiana, la 32enne curava le trattative nella chat della pagina sino ad ottenere il pagamento dell’importo dovuto, che poi finiva nella postepay della complice 30enne senza ovviamente terminare l’affare trattandosi a tutti gli effetti di “vendite fantasma”. Le scarpe sportive messe in vendita vendute non venivano infatti spedite. Quando l’acquirente, come nel caso della giovane reggiana, lamentava il mancato arrivo delle scarpe, le due truffatrici provvedevano a bloccarne l’account insinuando i sospetti nella vittima che materializzato di essere stata truffata si è quindi rivolta ai carabinieri di Cavriago.

La ventenne reggiana lo scorso mese di novembre, tramite una pagina Instagram che poneva in vendita “sotto costo” scarpe sportive di varie marche, acquistava 3 paia di scarpe pagando l’importo richiesto ammontante a 40 euro. Le trattative correvano via chat ed una volta convintasi sulla bontà dell’affare ha versato tramite bonifico l’importo richiesto ricevendo assicurazione dell’avvenuta spedizione delle scarpe. Il mancato arrivo di quanto acquistato insospettiva la 20enne reggiana che dopo aver lamentato il ritardo si vedeva bloccare l’account e quindi la possibilità di proseguire nelle rimostranze. Preso atto di essere stata truffata si rivolgeva ai carabinieri denunciando il raggiro. Dopo una serie di riscontri i Carabinieri catalizzavano le attenzioni investigative sulle odierne indagate nei cui confronti venivano acquisiti una serie di incontrovertibili elementi di responsabilità per il reato di concorso in truffa perla cui ipotesi di reato venivano entrambe denunciate.
















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