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Rilanciare le edicole per la pluralità dell’informazione e nuovi servizi al cittadino. Lunedì a Modena convegno promosso dal Sinagi

Si tiene lunedì prossimo 22 gennaio il convegno promosso dal sindacato edicolanti  di Modena sul ruolo delle edicole come presidi di democrazia a garanzia del pluralismo dell’informazione e come punti per nuovi servizi al cittadino.
L’appuntamento è alle ore 14.30 presso il salone Corassori della Cgil di Modena (piazza Cittadella 36). Sono previsti interventi di Giuliano Barbieri segretario Sinagi Modena, l’onorevole Davide Baruffi del PD, il senatore PD Stefano Vaccari, l’onorevole Giovanni Paglia di Liberi e Uguali, la senatrice Maria Cecilia Guerra di Liberi e Uguali, gli assessori del Comune di Modena Carla Ludovica Ferrari e Andrea Bosi, Marco Bortolotti consigliere comunale M5S, l’assessore di Carpi Simone Morelli, Roberto Masi presidente Cna.com, Marco Balili segretario sindacato Slc/Cgil Modena e Manuela Gozzi segretaria Cgil Modena.
Il Sinagi ha esteso l’invito a tutte le amministrazioni pubbliche e alle forze politiche del territorio modenese. Sono perciò previsti ulteriori adesioni e interventi al convegno che si definiranno nelle prossime ore.

Il Sinagi – che rappresenta l’80% delle 254 edicole modenesi – vuole affrontare il tema della nuova regolamentazione per l’apertura di nuovi punti vendita di giornali, riviste e stampa prevista dalla recente normativa, la legge 50 del 21 giugno 2017.
A fronte della liberalizzazione massiccia degli ultimi anni, la nuova normativa prevede la possibilità da parte delle amministrazioni locali di definire parametri qualitativi per l’apertura dei nuovi punti vendita con la finalità di salvaguardare la promozione dell’informazione e il pluralismo informativo, una presenza capillare ed equilibrata dei punti vendita. Altra finalità della nuova legge che tende a tutelare le edicole tradizionali, è quella di ampliare i servizi erogati ai cittadini, oltre la vendita di articoli a stampa.
Il Sinagi lancia a questo proposito una sfida importante: le edicole modenesi – tutte informatizzate e in rete, e con un proprio portale www.edicolaamica.it – potrebbero diventare punti di rilascio di certificati anagrafici (sul modello di quanto sta accadendo a Firenze), prenotazioni di visite mediche o pagamento ticket, emissione di biglietti/abbonamenti per il trasporto pubblico locale, vendita di biglietti di spettacoli teatrali, informazioni per i turisti, campagne informative di interesse pubblico, ecc…
Naturalmente si tratta di attività che potranno essere messe in campo sulla base di convenzioni e autorizzazioni con gli enti e le amministrazioni interessate.
Si tratta dunque di un progetto ambizioso, che potrebbe rilanciare le edicole con nuovi ruoli di utilità pubblica e di servizio al cittadino. Già oggi la vendita esclusiva della stampa garantisce parità di trattamento per tutte le testate e dunque la disponibilità in ogni edicola di circa 4.500 pubblicazioni. Tutto ciò, unitamente alla professionalità degli edicolanti modenesi, garantisce il fondamentale diritto alla pluralità dell’informazione previsto dall’art.21 della Costituzione, poiché nelle edicole non si trovano solo le testate “alto-vendenti”, ma tutte le pubblicazioni di ogni editore.

Il Sinagi si aspetta dunque da politici e amministratori un impegno concreto per rendere possibile l’attuazione di questi nuovi servizi che le edicole modenesi sono pronte ad offrire, mettendosi al servizio della città. Il sindacato edicolanti chiede anche che si valuti la possibilità di riduzione delle imposte locali (Tasi e Tosap) per attività di pubblica utilità come le edicole.
Agli amministratori locali chiede inoltre affinchè si proceda in ogni singolo comune ad una pianificazione delle aperture dei nuovi punti vendita. L’obbiettivo è evitare una concorrenza che porterebbe inevitabilmente molte piccole edicole a chiudere i battenti, con il venire meno di presidi del territorio e punti di riferimento per i cittadini, ma anche il venir meno del reddito che molto spesso è l’unico in famiglia.
















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