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Due documentari bolognesi, sostenuti dalla Regione, in concorso al prestigioso festival Internazionale di Nyon

Per la prima volta, dall’attuazione del Fondo per l’Audiovisivo, l’Emilia-Romagna sarà rappresentata con due documentari nel concorso internazionale “Vision du reel”, il prestigioso festival internazionale dedicato al cinema del reale, che si terrà a Nyon, in Svizzera, dal 13 al 21 aprile.

Si tratta di Almost Nothing | Cern: Experimental City, di Anna de Manincor | ZimmerFrei e Storie del dormiveglia, di Luca Magi, sostenuti attraverso i bandi produzione e sviluppo della Regione.

Entrambi i film mettono al centro della visione le persone, declinando però da prospettive differenti i risvolti umani e sociali del vivere e del sapere contemporaneo.

Almost Nothing introduce nei laboratori, nei corridoi e nei sotterranei del Cern di Ginevra, il più importante centro internazionale di ricerca di fisica delle particelle, ombelico del mondo per ricercatori, ingegneri e fisici di tutti i continenti. Una vera e propria condivisione di esistenze e di saperi, raccontata nel film come uno straordinario esperimento sociale fondato sull’intelligenza collettiva.
Il documentario (che vede in coproduzione l’italiana Bo Film, la francese Tita Productions, e la belga Associate Directors) prosegue lo stile e gli obiettivi perseguiti da ZimmerFrei, pluripremiato collettivo bolognese di fama internazionale, di cui Anna de Manincor è una delle fondatrici insieme a Massimo Carozzi e Anna Rispoli. I diritti per l’Italia sono già stati acquisiti da I Wonder Pictures, la casa di distribuzione legata a Biografilm Festival, che farà arrivare il film nelle sale il prossimo autunno.

Storie del dormiveglia apre invece le porte del Rostom, centro d’accoglienza per persone senza fissa dimora, gestito a Bologna da Piazza Grande. É frequentato da uomini e donne con disagi sociali, economici o psichici, con problemi di salute, di dipendenza, ex-carcerati o persone con un vissuto difficile, spesso drammatico. Luca Magi, cineasta e docente all’Accademia delle Belle Arti di Urbino, forte di un trascorso come operatore sociale proprio al Rostom, ha scelto di raccontare il suo impatto con questa realtà, cercando di restituire tanto la fragilità quanto il desiderio di riscatto degli ospiti del centro. Una storia narrata attraverso gli occhi e la voce di David, inglese giramondo, giunto nella struttura bolognese esausto e desideroso di rimettersi in piedi e far conoscere la sua storia.
Il film, prodotto da Claudio Giapponesi per Kiné, società bolognese più volte impegnata in coproduzioni internazionali, è stato realizzato in associazione con Piazza Grande, in collaborazione con la casa di produzione italo britannica Vezfilm, e l’Antoniano di Bologna. Sarà distribuito a partire dall’autunno dalla stessa Kiné in collaborazione con i partner del progetto.

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La selezione dei due documentari è motivo di orgoglio per la Regione e per Emilia-Romagna Film Commission, considerata l’importanza dei titoli in concorso a Nyon. Il documentario vanta infatti una notevole tradizione sul nostro territorio, con autori e film premiati in numerose manifestazioni internazionali. Nel periodo 2015-2017, primo triennio di attuazione del Fondo per l’Audiovisivo, sono stati finanziati 41 progetti di cinema del reale, dimostrando una particolare attenzione della Regione per questo genere cinematografico.
Lo scorso anno “Vision du reel” ha ospitato altri due film sostenuti: Sagre Balere (Dance hall land) di Alessandro Stevanon e La prima meta (First try) di Enza Negroni, in competizione nelle sezioni collaterali “Regard Neuf” e “Grand Angle”.
















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