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La Procura di Bologna chiede l’archiviazione per gli indagati nell’inchiesta sui presunti casi di assenteismo all’interno dell’Istituto dei beni culturali dell’Emilia-Romagna

“Il fatto che non vengano riconosciuti rilievi penali a carico dei dipendenti regionali dell’Ibc è senza dubbio positivo. É davvero una buona notizia”. L’assessore regionale all’Organizzazione e al personale, Emma Petitti, interviene dopo la notizia che la Procura di Bologna ha chiesto l’archiviazione per i 27 indagati nell’inchiesta sui presunti casi di assenteismo all’interno dell’Istituto dei beni culturali dell’Emilia-Romagna.

“Va ricordato- prosegue Petitti– che sono in capo alla Regione gli aspetti amministrativo-disciplinari, a differenza di quelli contabili, riferiti alla Corte dei Conti, e penali, riconducibili alla Magistratura ordinaria. Subito, all’inizio della vicenda, attivammo le procedure previste per la verifica di quanto eventualmente successo, oltre che sulla gestione e i controlli interni all’Ibacn, e l’Ufficio per i procedimenti disciplinari, l’organismo regionale incaricato di svolgere gli accertamenti, decise provvedimenti disciplinari a carico dei dipendenti, compreso il licenziamento di uno di loro, dopo aver raccolto elementi sulla base, ripeto, delle procedure previste. Altri casi sono stati invece archiviati dallo stesso Upd, che ne ha poi sospesi numerosi proprio perché erano in corso indagini da parte della Procura di Bologna. Ora, dopo la richiesta di archiviazione dei magistrati, sono convinta che vi saranno le condizioni per concludere l’iter relativo ai procedimenti sospesi e arrivare alle decisioni finali dell’Upd. Così come era doveroso da parte nostra presentare un esposto alla magistratura affinché facesse gli approfondimenti di sua competenza”.

“Più volte- afferma l’assessore- col presidente Bonaccini abbiamo ribadito come i dipendenti e i collaboratori regionali siano una risorsa preziosa per l’Ente. É soprattutto grazie a loro se continuiamo a essere una Regione all’avanguardia e in grado di fornire servizi efficaci e di qualità. Anche per questo- conclude Petitti– decidemmo di agire immediatamente di fronte a eventuali irregolarità, per chiarire le responsabilità – amministrative e disciplinari, le sole che possiamo accertare rispetto ai dipendenti regionali – di singoli, qualora ci fossero state, senza che si potessero fare strumentalizzazioni e generalizzazioni assurde e senza fondamento”.

Anche il presidente dell’Ibc, Roberto Balzani, accoglie con soddisfazione la notizia proveniente dalla Procura di Bologna. “Si allontana l’ipotesi della responsabilità penale- spiega-, che, forse ancor più dei provvedimenti disciplinari, ha inciso sulla vita dei dipendenti Ibc in questi mesi. Mi preme ricordare, in questo momento, che l’attività dell’Istituto, grazie alla buona volontà di tutti, non è comunque mai venuta meno, come testimoniano, fra l’altro, la nostra qualificata presenza presso il Salone del Restauro di Ferrara fra il 21 e il 23 marzo prossimi, la pubblicazione dei bandi di finanziamento annuali destinati ai Comuni e ad altri soggetti, i progetti con le scuole. Con la prossima conclusione del concorso per il nuovo direttore e la definizione di nuove linee strategiche- conclude Balzani-, in sintonia con l’evoluzione normativa più recente a livello di beni culturali, l’Ibc sarà pienamente in grado d’interpretare, credo in modo rafforzato, un ruolo significativo, nel panorama emiliano-romagnolo e non solo. Tale, d’altronde, è stato l’intento esplicito del presidente Bonaccini e della Giunta regionale, nel momento in cui sono stato chiamato a ricoprire questo incarico”.
















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