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Spettacolo sui Fratelli Cervi sabato in Rocca Estense a San Martino in Rio

Sabato, 24 marzo, prendono ufficialmente il via le iniziative allestite dal Comune di San Martino in Rio per commemorare la Liberazione, avvenuta il 25 aprile 1945. Quest’anno l’Amministrazione comunale ha costruito un calendario importante, che prevede sia iniziative informative che momenti culturali a tema storico (tutti dettagli sul sito www.comune.sanmartinoinrio.re. it). Sabato, al mattino รจ in programma una lezione sulla Costituzione alla Scuola secondaria di I grado โ€œAllegriโ€, con l’equipe didattica dell’Istituto Cervi.

In serata invece, alle ore 21 in Sala d’Aragona, alla Rocca Estense, andrร  in scena lo spettacolo โ€œCuori di terra โ€“ Memoria per i sette fratelli Cerviโ€, portato in scena dalla Compagnia Teatro dell’Orsa. Progetto, ideazione e drammaturgia sono di Bernardino Bonzani e Monica Morini, che ne sono anche gli interpreti. La ricerca e composizione musicale รจ di Davide Bizzarri. Lo spettacolo, che vede la collaborazione del Museo Cervi di Gattatico, ha vinto il Premio Scenario per Ustica. La serata sarร  ad ingresso libero.

In unโ€™aia di una corte contadina, prende il via la narrazione che arriverร  al sacrificio di una famiglia reggiana unita come le dita di una mano. Cosรฌ emblematica per il suo esito tragico, la vicenda dei Cervi rappresenta la storia di molte famiglie emiliane, di un popolo che matura una consapevolezza politica e sociale orientata verso i principi di solidarietร  e di umanitร , in un cammino di emancipazione che inizia sul finire del 1800 e si manifesta con lโ€™antifascismo e la Resistenza. Ma quello che rende piรน singolare la vicenda dei Cervi รจ la grande vitalitร  che si intravede; il coraggio, la capacitร  di iniziativa, lโ€™intelligenza, lโ€™arguzia, il clima di allegria con cui la famiglia visse dal principio alla fine la sua tragedia. A dar linfa al racconto, le parole dei libri di Alcide e Margherita Cervi, le lettere, i documenti e gli oggetti del Museo Cervi, gli scritti di letterati e politici. Il lavoro, perรฒ ha preso cuore e vigore grazie alle testimonianze dirette e ai racconti, come quelli di Maria Cervi, figlia di Antenore. Il punto di vista dei narratori in scena รจ rispettivamente quello maschile e quello femminile, come se di volta in volta a parlare fossero gli uomini, papร  Alcide e i suoi figli, o le donne della famiglia, la mamma Genoveffa e le nuore, sempre presenti, a volte piรน silenziose, ma pronte al sacrificio e alla continuitร  della vita, senza perdere il senso delle cose, dei sentimenti e forse anche della storia.
La ricerca sulla parola si intreccia a quella musicale, da cui riceve forza e sentimento. Le note che accompagnano lo spettacolo sono ispirate ai fatti raccontati, attingono alle suggestioni provenienti dalla musica contemporanea e, indietro nel tempo, alla tradizione dei Violini di Santa Vittoria.
Per informazioni sullo spettacolo e su tutte le iniziative legate al 25 aprile: Ufficio Cultura tel. 0522 636709.
















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