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Maltrattava la moglie da 12 anni: arrestato nella Bassa reggiana

Per dodici lunghissimi anni ha maltrattato la moglie picchiandola, pedinandola e insultandola. Accecato da una folle gelosia è arrivato perfino ad appropriarsi della biancheria intima della donna per trovare le “prove” dei presunti tradimenti. Nella sua testa si era probabilmente costruito il film dell’infedeltà della moglie: un colloquio di lavoro era scambiato per un incontro con l’amante, le auto sotto casa erano dell’amante, faceva credere di possedere video e foto che documentavano la relazione extraconiugale. Quando la gelosia diventa ossessione, per l’amore non c’è ‘più’ spazio, e la moglie, vittima peraltro anche di assurde violenze, aveva avviato le pratiche per la separazione.

Gli ultimi sei mesi vissuti da un’operaia 35enne abitante nella bassa reggiana, sono stati un vero e proprio incubo, non solo sotto l’aspetto psicologico ma anche per le violenze fisiche. Per le violenze subite la donna, probabilmente per timore, non è mai ricorsa alle cure mediche, ma quando ha trovato la forza di chiedere aiuto ai carabinieri ha documentato le tumefazioni subite dalle violenti aggressioni con foto e video acquisiti dai carabinieri. Pretendeva che la donna confessasse l’infedeltà e per questo in alcune circostanze le ha usato violenza: pugni in faccia, testata sul naso insomma violenze commesse nonostante la presenza dei figlioletti che in lacrime assistevano alle folli sfuriate di gelosia dell’uomo.

Per questi motivi i carabinieri della stazione di Cadelbosco Sopra avevano denunciato l’uomo, un 39enne, a carico del quale il 27 marzo scorso il GIP del tribunale di Reggio Emilia aveva disposto il divieto di avvicinamento alla moglie e l’allontanamento dalla casa coniugale. Provvedimento di natura cautelare che non è bastato: la notte tra l’11 e il 12 aprile l’uomo si è introdotto nell’abitazione della moglie che si è rivolta ai carabinieri di Cadelbosco Sopra denunciando l’accaduto. I militari hanno relazionato la Procura reggiana che alla luce della grave condotta ha chiesto è ottenuto l’inasprimento della misura cautelare che ha visto il GIP accogliere la richiesta disponendo per il 39enne la custodia cautelare in carcere. Il provvedimento giunto ai carabinieri di Cadelbosco Sopra è stato eseguito ieri dai militari che hanno arrestato l’uomo conducendolo in carcere.

 
















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