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Furti e tentati furti: alcuni interventi della Polizia di Stato a Reggio Emilia

Ieri mattina alle 11 la Polizia di Stato è intervenuta presso un negozio di abbigliamento in via Secchi a seguito della segnalazione di un furto. La titolare dell’attività riferiva agli agenti della Squadra Volante che poco prima un ragazzo di colore, presumibilmente minorenne, si era introdotto all’interno del negozio ed approfittando di un momento di distrazione della titolare, asportava una felpa marca “Adidas” di colore grigio e azzurro per poi darsi alla fuga in direzione Parco del Popolo.

Nel pomeriggio altro intervento presso un supermercato di via Morandi, dove un addetto alla vigilanza aveva sorpreso una persona con merce non pagata. L’addetto riferiva che intorno alle 16.30, mentre visionava le immagini dalla sala monitor del sistema di videosorveglianza, notava un uomo aggirarsi con fare sospetto tra le corsie del reparto elettronica: il soggetto prelevava una confezione dagli scaffali e, dopo aver estratto il prodotto dalla relativa scatola, si dirigeva verso la corsia dedicata all’uscita senza acquisti. L’addetto alla sicurezza, quindi, usciva dalla sala monitor e raggiungeva il soggetto subito dopo la barriera delle casse. Lo stesso, a specifica richiesta della guardia giurata, consegnava la refurtiva, consistente in una cassa bluetooth marca Sony del valore di 84,90 euro, risultata rivendibile al pubblico e quindi restituita all’avente diritto. Il soggetto fermato veniva identificato in un cittadino marocchino classe 1985, irregolare sul territorio, il quale veniva quindi denunciato all’Autorità Giudiziaria per il reato di furto aggravato e il reato di ingresso e soggiorno illegale nel territorio dello Stato.

Questa notte all’1,45 la Polizia interveniva presso una tabaccheria di via Mercadante per l’attivazione dell’allarme. Gli agenti una volta giunti sul posto accertavano, unitamente al marito della proprietaria e a personale Corpo Guardie Giurate, che pochi minuti prima ignoti avevano infranto una delle vetrate tramite l’utilizzo di un tombino, entravano nel negozio ma l’attivazione dei sistemi fumogeni dell’allarme rendeva difficoltosa l’azione criminosa: i malviventi riuscivano ad asportare solo alcune stecche di sigarette, in fase di inventario.
















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