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Secondo appuntamento della sesta edizione di ‘A Summer Musical Festival’ con Big Fish

Il 7 e 8 giugno sarà in scena al Teatro Duse di Bologna il secondo titolo della rassegna A Summer Musical Festival prodotto dalla Bernstein School of Musical Theater: Big Fish. Il musical è un’altra prima assoluta per il pubblico italiano e vede alla regia Saverio Marconi, alla direzione musicale Shawna Farrell, direttrice dell’Accademia, e alle coreografie Nadia Scherani. Uno spettacolo adatto alle famiglie, emozionante e divertente che afferma un amore incontenibile per la vita.

Big Fish è tratto dal romanzo di Daniel Wallace, da cui è nato anche il fortunato film diretto da Tim Burton nel 2003, mentre il musical ha debuttato a Broadway solo dieci anni più tardi.

Lo spettacolo è una favola basata sul rapporto, spesso complicato, fra padre-figlio, uno scontro tra generazioni alla base del quale c’è l’incomprensione di due mondi diversi, quello immaginario del padre e quello realistico del figlio, che per anni non sono riusciti a comunicare.

In Big Fish il protagonista scopre solo da adulto il valore che il padre ha avuto nella sua vita e si accorge del bene che ha ricevuto, ma soprattutto accetta la modalità con cui è stato amato, un amore diverso da come avrebbe voluto, ma non per questo meno importante.

Le musiche di Big Fish rispecchiano il mondo magico della favola, sono musiche facilmente orecchiabili, che fin dalle prime note della ouverture sono capaci di entrare nel cuore dello spettatore. Le melodie variano fra quelle più delicate, ad altre in cui è presente ritmo ed energia e le canzoni sono descrittive per ciascun personaggio della storia. La favola si svolge in Alabama, stato a sud degli Stati Uniti e perciò le musiche riflettono quei colori musicali che affondano le loro radici nella cultura country e blues. Centrale in tutta la composizione musicale di Andrew Lippa è l’uso di un intervallo ascendente nella partitura, per sottolineare musicalmente momenti di suspense e magia e suscitano sentimenti di positività e fiducia.

Le coreografie sono tutte a favore della narrazione della storia che, pur avendo molti quadri, deve rimanere fluida. Per questo i diversi generi di danza che sono stati inseriti, mantengono una stessa linea di stile. Fra i numeri più significativi i due momenti d’insieme: Alabama stomp, dove il battito dei piedi sulla “terra” è una sorta di rituale giocoso che serve a risvegliare i pesci; e il numero di tip tap nel secondo atto Rosso, bianco e tu, un richiamo al patriottismo americano durante uno dei racconti di fantasia del padre.

Nello spettacolo appaiono giganti, streghe e sirene in un bosco in riva a un fiume, evocato dall’uso del colore verde dei pannelli scenografici. I costumi ricordano vagamente gli anni 50, per rappresentare sulla scena un mondo in cui nulla è reale, ma tutto è vero.

Sul palcoscenico 50 allievi della BSMT fra gli studenti del II e III anno.
















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