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I Sindacati Confederali Regionali della Scuola incontrano i lavoratori dei Centri Pubblici

Le OO.SS. FLC CGIL ER, CISL Scuola ER, Federazione UIL Scuola Rua Bologna/Emilia Romagna, dopo mesi di interlocuzioni con la Regione e gli assessorati al Bilancio e all’Istruzione e formazione professionale, sulla salvaguardia del sistema pubblico di istruzione e formazione professionale della nostra regione, accolgono con favore la decisione della giunta di ripristinare le risorse necessarie a garantire la continuità, sul
territorio, delle azioni e dei servizi offerte dai centri pubblici.

Le OO.SS., infatti – si legge in una nota – fin dal mese di ottobre 2017, a seguito della intenzione della RER di cancellare la Legge 5/2001, hanno chiesto con determinazione:

  • di non abrogare le disposizioni che garantiscono l’agibilità del sistema pubblico;
  • di inserire nella legge finanziaria le risorse necessarie per non pregiudicare la tenuta del perimetro pubblico;
  • di garantire l’occupazione di oltre 200 dipendenti (di cui il 90% sono donne) e 1200 collaboratori a vario titolo impegnati nelle attività formative e di servizio a supporto dei Comuni;
  • di salvaguardare il ruolo pubblico dei centri di formazione professionale esercitato sul territorio attraverso un sistema di relazioni e convenzioni con gli enti pubblici ma non solo;
  • di attivare un tavolo regionale congiunto alla presenza del soggetto di rappresentanza dei centri pubblici.

“Nell’incontro con il personale dei centri pubblici avvenuto il 6 giugno scorso – dichiarano Flc Cgil, Cisl Scuola, Uil Scuola Rua ER – abbiamo sottolineato con soddisfazione che le nostre richieste sono state ascoltate e altrettanto con favore, abbiamo preso nota delle dichiarazioni della Regione circa la convinzione di sostenere il sistema pubblico di istruzione e formazione e l’importanza strategica degli enti pubblici di formazione che garantiscono una funzione indispensabile per le attività formative rivolte ai ragazzi e per lo sviluppo del territorio.

La decisione della giunta di destinare 2.800.000,00 € per il biennio 2018 e 2019 al sistema pubblico, per lo svolgimento della funzione a loro delegata dalle leggi regionali vigenti, oltre alla copertura dei costi del personale ex regionale garantito attraverso la legge 5/2001, risponde esattamente a quanto richiesto dalle OO.SS. e fa rientrare il rischio occupazionale.

Si resta in attesa degli atti conseguenti alla formalizzazione della decisione e le OO.SS. resteranno vigili affinché ne sia data concreta attuazione in occasione dell’approvazione della legge di assestamento di bilancio, che avverrà nel mese di luglio prossimo.

Proponiamo alla RER – concludono i sindacati – di aprire un confronto sul ruolo, sul valore ed il significato del sistema pubblico, in relazione alle esigenze del territorio e delle future generazioni, che punti a salvaguardare il perimetro pubblico considerandolo come una priorità dell’agenda politica di questa regione, anche attraverso il coinvolgimento di tutti i soggetti interessati a partire dall’associazione degli istituti di formazione degli enti locali”.
















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