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Inaugurata a Bentivoglio “La casa di Alma”, nuova struttura residenziale per anziani

Si chiama “La Casa di Alma”, dal nome della benefattriceAlma Mandrioli,che alla sua morte decise di lasciare la proprietà, divenuta oggi una struttura residenziale per anziani, alla “Fraternità Cristiana Opera di Padre Marella Città dei Ragazzi”.
A tagliare il nastro sono stati, questa mattina, la vicepresidente della Regione e assessore al Welfare, Elisabetta Gualmini, l’Arcivescovo di Bologna, Matteo Zuppi, il sindaco di Bentivoglio Erika Ferranti, il vice presidente dell’Opera Marella Michelangelo Ranuzzi De’ Bianchi e il presidente della cooperativa sociale Gesser, Carlo Carletti.

“La struttura che oggi vediamo nascere è un ulteriore esempio di buon funzionamento dell’assistenza agli anziani, che nella nostra regione sono sempre più numerosi- ha sottolineato Gualmini-. L’Emilia-Romagna storicamente ha mostrato grande attenzione, e continuerà a farlo, verso queste persone, spesso sole e bisognose di assistenza, ma soprattutto di calore umano. Proseguiremo quindi- aggiunge la vicepresidente- a promuovere con politiche adeguate lo sviluppo della rete di servizi socio-sanitari, residenziali e semiresidenziali e la realizzazione di interventi di natura assistenziale ed economica. L’obiettivo- conclude Gualmini – è quello di continuare a garantire a queste persone il miglior livello possibile di qualità della vita”.

“Casa di Alma” consente a persone anziane ancora autosufficienti la possibilità di vivere in comunità, offrendo loro assistenza continua e l’opportunità di svolgere attività educative adeguate. Inoltre, gli ospiti potranno entrare nella comunità anche in coppia e arredare la casa con mobili di proprietà, in modo da mantenere il proprio gusto e i legami con i propri oggetti.
La struttura per anziani sarà gestita dalla cooperativa sociale Gesser e potrà ospitare fino a 16 anziani di entrambi i sessi e di età superiore a 65 anni, per i quali non sia possibile la permanenza nel proprio nucleo familiare o domicilio.

La Regione Emilia-Romagna e gli anziani
La rete regionale per le persone non autosufficienti, anziani e disabili, fin dall’avvio del Fondo regionale per la non autosufficienza ha mantenuto una forte vocazione alla domiciliarità e alla prevenzione del ricovero in residenza.
Solo per l’area anziani, ovvero gli ultra 65enni, nel 2016 (ultimi dati disponibili) il numero complessivo dei beneficiari ha superato i 40.000, di cui 15.500 sono utenti dei servizi di assistenza domiciliare, in aumento (+120) rispetto all’anno precedente. Sono state 8.972 le persone anziane che hanno ricevuto l’assegno di cura.
Altrettanto forte è l’attenzione alla prevenzione e promozione del benessere relazionale della persona con interventi trasversali, sui caregivers e le reti sociali: nel 2016 sono state coinvolte più di 50.000 persone, di cui oltre 1.600 interessate da iniziative di formazione e aggiornamento per le assistenti familiari e circa 48.300 contattate nell’ambito di programmi di contrasto all’isolamento e alla solitudine.
















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