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Cgil, Cisl e Uil ER: primo effetto concreto e tangibile dell’accordo con la Regione Emilia-Romagna per il superamento precariato

Ad un anno dalla sottoscrizione dell’importante accordo con la Regione Emilia-Romagna di prima applicazione della Legge Madia per il superamento del precariato, 93 lavoratori a tempo determinato dipendenti dalla stessa Regione e 35 lavoratori dei Centri Impiego dell’Agenzia Regionale per il Lavoro hanno finalmente sottoscritto un contratto di lavoro a tempo indeterminato.

Un primo importante effetto concreto e tangibile dell’accordo che le categorie di CGIL CISL e UIL del Pubblico Impiego, insieme alle strutture aziendali della Regione, hanno fortemente voluto e costantemente seguito in tutti i percorsi relativi alla sua applicazione. L’Agenzia Regionale è stata la prima in Italia a dare continuità a rapporti che proseguivano sotto varie forme anche da più di un decennio.

Non riteniamo per questo, pur esprimendo grande soddisfazione, esaurito e concluso il percorso definito nell’accordo del 2 agosto 2017.

Ancora molti sono i lavoratori che, pur contribuendo quotidianamente al raggiungimento degli ambiziosi obiettivi che la Regione Emilia-Romagna si pone, in tema di servizi ai cittadini, al sistema delle imprese ed ai lavoratori, non vedono la possibilità di stabilizzazione del loro rapporto di lavoro, a causa anche della rigidità delle norme che sovrintendono e condizionano le Pubbliche Amministrazioni, anche quelle più “virtuose”, rispetto alle capacità di assunzione e/o stabilizza-zione dei rapporti di lavoro.

Per questi motivi non possiamo né vogliamo limitarci ad esprimere soddisfazione.

Continueremo ad incalzare la Regione Emilia-Romagna, anche in considerazione del processo di maggiore autonomia avviato con il Governo Gentiloni e confermato al momento dall’attuale Governo, affinché si esplorino e concretizzino tutte le possibili opzioni per arrivare ad un vero superamento del precariato, prorogando innanzitutto i contratti in scadenza e sollecitando il Governo ad intervenire per migliorare le norme vigenti, rendendole più adeguate e cogenti rispetto all’obiettivo, condiviso con la Giunta della Regione Emilia-Romagna, di “offrire una opportunità a tutti i lavoratori con contratto flessibile”.

Contestualmente, riteniamo vada in tempi rapidi applicato il contenuto dell’accordo dell’agosto 2017 riguardante la valorizzazione delle professionalità interne alla Regione, nella consapevo-lezza, anche in questo caso, che troppo a lungo sono state poco valorizzate anche a causa del blocco dei rinnovi contrattuali.

(I Segretari Generali di FP CGIL – CISL FP  e UIL FPL Emilia Romagna)
















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