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Il 14, 15 e 16 settembre ad Imola la VI edizione di RestArt – Urban Festival

RestArt-Urban Festival, l’ormai atteso appuntamento annuale con arte, musica e rigenerazione urbana dell’Associazione culturale imolese Noi Giovani, da venerdì 14 a domenica 16 settembre darà vita alla sua VI edizione, realizzata con il contributo del Comune di Imola e della Fondazione Cassa di Risparmio di Imola, il patrocinio della Città Metropolitana di Bologna e Avis main sponsor, un’edizione importante, che è stata inserita nell’agenda italiana degli eventi dell’Anno Europeo Patrimonio Culturale 2018.

Quest’anno, i muri scelti per raccontare storie e trasmettere emozioni attraverso l’arte sono quelli della scuola, luogo in cui i più giovani si preparano a tornare fra pochi giorni e a cui ogni adulto può legare almeno un ricordo. Tutti –chi più chi meno- hanno frequentato le scuola, ma fra gli imolesi e non solo, qualcuno può dire di aver passato lunghe mattinate proprio in via Guicciardini: al Liceo Scientifico Rambaldi Valeriani, all’Istituto Tecnico Paolini, alle Medie dell’IC4 Valsalva e di conoscere bene il Parco che queste scuole hanno di fronte, cuore del festival.

RestArt 2018 sarà un’occasione unica per rivivere quei luoghi di Imola e per riscoprirli sotto una nuova luce. Alcuni muri delle scuole di via Guicciardini diventeranno “tele” per tre artisti internazionali, provenienti da Germania, Serbia e Olanda, mentre un’area interna al festival sarà dedicata alla pittura urbana grazie alla presenza di altri 12 artisti emergenti provenienti da Firenze, Reggio Emilia e Bologna.

«Ai tre artisti internazionali abbiamo chiesto di interpretare, secondo il proprio stile e creatività, l’identità del luogo scelto e di esprimere con l’arte ciò che per loro rappresentano scuola e il patrimonio culturale che essa genera- spiega il direttore artistico di RestArt, Cesare Bettini-. Valorizzare un’area dedicata all’educazione non significa solo ripulire e abbellire le pareti degli edifici, ma anche sensibilizzare all’importanza di preservare il patrimonio scolastico, per il suo valore sociale e interesse pubblico e incoraggiare il senso civico della cittadinanza in genere e degli studenti».

Zedz è l’artista che da venerdì 7 settembre ha iniziato a dipingere la superficie frontale dell’Istituto Tecnico Paolini. Zedz viene dai Paesi Bassi e la sua opera dal titolo “Abstract Technical Environment” è strettamente legata al mondo dei graffiti e al contesto in cui è calata. Il disegno prende spunto dagli elementi architettonici dello stesso edificio e dalle discipline insegnate nella scuola, sede del corso per Geometri.
Mr. Woodland è l’artista tedesco scelto per dipingere una parete laterale del Liceo Scientifico Valeriani. La sua opera intitolata “In a future we hope” vuole trasmettere un messaggio dall’importante significato morale e culturale: vuole poter indirizzare la percezione della scuola in quella di un’istituzione moderna, contemporanea, che sia reale espressione del sentimento degli studenti e dei forti valori morali di cui questa istituzione si fa portatrice, collegandolo al mondo naturale.
Artez, street artist originario della Serbia, raffigurerà invece la lettura come il sogno di un viaggio attorno al mondo su uno dei muri della scuola Media Valsalva, con la sua opera “Floating on a dream.
Durante RestArt 2018, nella rotonda “Marinai d’Italia” in via Graziadei –vicino al festival- l’artista italiano Aris dipingerà una delle torri del progetto T.A.G. di Hera e Noi Giovani.

Come ogni anno non mancherà la Chill Area realizzata in pallet e materiali riciclati e quest’anno ci sarà una mostra in cui verranno esposti gli scatti di 13 fotografi provenienti da tutta l’Emilia Romagna.
Da non dimenticare, poi, la mostra RestArt Collective alla galleria del centro imolese Tales Of Art, visitabile anche nelle giornate del RestArt- Urban Festival.

Oltre all’occasione di vedere all’opera gli artisti, i cittadini imolesi di ogni età, potranno partecipare ad una vera e propria festa. Durante le tre giornate, dal primo pomeriggio, sono in programma laboratori, rappresentazioni sportive, workshop, mercatini. Non mancheranno, poi, le aree dedicate allo street food e gli appuntamenti con la musica: artisti nazionali e locali, generi diversi, concerti e djset accompagneranno i partecipanti dal pomeriggio fino a notte inoltrata.

«Lavorare all’interno del polo scolastico significa avere particolare attenzione per le tematiche riguardanti la cultura e l’immaginazione dei ragazzi che giornalmente frequentano questi spazi- aggiunge il presidente di Noi Giovani Vincenzo Rossi-. Il nostro obiettivo è quello di creare un momento di aggregazione, auspicando che l’azione del festival possa valere come una valida ispirazione per gli studenti, coinvolti nell’iniziativa grazie ai consigli d’Istituto, e possa incentivare la riflessione sulla importanza della scuola, del patrimonio culturale che essa genera e sulla importanza della arte».
















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