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Giochi internazionali del Tricolore, il sindaco di Reggio ringrazia organizzatori e volontari per una edizione da record

Non solo una settimana di sport e di festa. La sesta edizione dei Giochi del Tricolore è stata, per la città di Reggio, una grande occasione per fare rete tra persone e territori, per promuovere i valori dello sport, dell’accoglienza e della solidarietà, il tutto all’insegna di numeri record di partecipazione rispetto alle edizioni precedenti.

“Abbiamo raccolto i frutti di relazioni internazionali ampie e in costante crescita che ci hanno consentito di portare qui delegazioni sportive da 22 paesi. Abbiamo messo a valore la dedizione e le capacità delle centinaia di volontari, ben 369, che sono una grande risorsa della nostra comunità e senza i quali sarebbe stato impossibile realizzare l’evento” ha detto venerdì sera in Sala del Tricolore il sindaco di Reggio Luca Vecchi, che ha voluto incontrare e ringraziare organizzatori e volontari della sesta edizione dei Giochi svoltasi in città a inizio luglio. Un’edizione che, come ha ricordato il sindaco, “abbiamo dedicato a Nelson Mandela nel centenario della sua nascita, partendo dalla sua convinzione che lo sport ha il potere di cambiare il mondo e di abbattere la barriere attraverso quello spirito di unità, amicizia e pace fra persone, popoli e culture, che lo sport riesce a costruire”. E non a caso proprio quella del Sudafrica, che a fatto incetta di medaglie, è stata una delle delegazioni maggiormente numerose con i giochi reggiani che sono diventati topic trend su Twitter nel paese africano e la Nelson Mandela Foundation che ha riconosciuto in forma ufficiale i Giochi internazionali del Tricolore quale evento internazionale per le commemorazioni del Centenario di Nelson Mandela.

“Imponente la rete di persone e di strutture che si sono messe a disposizione per la buona riuscita dei Giochi con il coinvolgimento di associazioni, tecnici e dirigenti sportivi, istituti scolastici e impianti che ci hanno permesso di realizzare due edizioni nell’arco di soli quattro anni” (la precedente è stata nel 2015, ndr) ha aggiunto Vecchi, ricordando che la manifestazione si è svolta in memoria di Anzio Arati, che dei Giochi del Tricolore era stato capace e appassionato organizzatore.

“Questi Giochi hanno narrato un territorio in cui l’incontro è un approdo possibile e lo hanno fatto attraverso lo sport, che è una straordinaria occasione di speranza e di fiducia, dandoci la visione di una società del sorriso, dell’entusiasmo e dell’accoglienza, che è il mondo che vogliamo” ha detto il presidente della Provincia di Reggio Emilia, Giammaria Manghi, intervenendo alla cerimonia. Nell’esprimere la propria gratitudine “a tutti coloro che, a vario titolo, hanno contribuito a questo straordinario successo”, il presidente Manghi ha in particolare sottolineato “l’importanza dei Giochi anche per l’inclusione di chi ha diverse abilità, che hanno avuto modo di vivere con lo stesso entusiasmo e la stessa gioia di tutti gli altri atleti questa settimana di sport, ma soprattutto di incontro e di fratellanza”.

Alla cerimonia di ringraziamento sono intervenuti anche l’assessore alla Città Internazionale Serena Foracchia e Doriano Corghi del Coni regionale.

Il Comitato promotore era costituito da Comune di Reggio Emilia, Provincia di Reggio Emilia, Regione Emilia-Romagna, Camera di Commercio di Reggio Emilia e Coni nazionale – e il Comitato organizzatore dallo stesso Comune di Reggio Emilia, Coni Reggio Emilia – Comitato italiano Paralimpico, Aics Reggio Emilia, Csi Reggio Emilia, Uisp Reggio Emilia, Fondazione per lo sport, Fondazione Mondinsime e Fondazione E-35.

Il lavoro collettivo dei Giochi internazionali del Tricolore, sostenuto dal progetto europeo Exposport, ha coinvolto anche diversi sponsor. Main sponsor: Iren. Sponsor: Accento, Assicoop Emilia Nord, Computer Service, Decathlon, Olmedo, Parco spa, Reggiana Gourmet. Sponsor tecnici: Vecchi srl. Con il contributo di Fondazione Cassa di risparmio di Reggio Emilia ‘Pietro Manodori’.

I NUMERI DELL’EDIZIONE 2018 – Bastano i numeri per render l’idea del grande sforzo collettivo svolto dalla nostra città per ospitare l’ultima edizione dei Giochi. 3269 gli sportivi coinvolti, di cui 2158 italiani e 1111 stranieri provenienti da 22 paesi di 4 continenti – oltre all’Italia, Algeria, Bosnia Erzegovina, Cina, Croazia, Francia, Germania, Ghana, Kenya, Mozambico, Olanda, Palestina, Polonia, Portogallo, Repubblica Ceca, Romania, Saharawi, Slovenia, Spagna, Sri Lanka, Stati Uniti e Sud Africa – e con 17 diverse lingue parlate. 41 i ragazzi disabili che hanno potuto accedere alla pratica sportiva in una settimana in cui nei 47 impianti di gioco si sono disputate 768 gare e sono state assegnate 803 medaglie. 30 le discipline sportive di gioco: arrampicata sportiva, atletica leggera, baseball, beach volley, bocce, calcio a 11, calcio a 5, ciclismo, cricket, equitazione, golf, hockey su prato, judo, nuoto, pallacanestro, pallamano, pallanuoto, pallavolo, pesca sportiva, pugilato, rugby, ruzzolone, scacchi, scherma, taekwoondo, tennis, tennis tavolo, tiro a segno, tiro a volo, tiro con l’arco. Fra le discipline paralimpiche: atletica leggera, scherma, equitazione, arrampicata sportiva, judo, nuoto, tiro con l’arco, sitting volley.

Settemila le ore di volontariato svolte dai 369 volontari arruolati: 200 collaboratori di associazioni del territorio, 137 studenti e 32 richiedenti asilo.

Mobilitate anche le scuole che hanno ospitato i pernottamenti di atleti e delegazioni, divenendo parte del Villaggio in diversi luoghi della città con 1084 posti letto messi a disposizione di atleti, tecnici e accompagnatori. I plessi sono stati l’istituto comprensivo Leonardo Da Vinci nelle sedi di via Monte San Michele; la scuola primaria Bergonzi; alcuni settori dell’istituto superiore Pascal; la succursale del liceo scientifico Moro; la scuola secondaria di primo grado Aosta. Il Palazzetto dello sport di via Guasco, sede della mensa, ha distribuito oltre 10mila pasti, a cui si aggiungono oltre 6 mila colazioni consumate nelle scuole e più di tremila pranzi al sacco.

Tantissimi gli eventi, i dibattiti e le prove libere sportive che si sono svolte nelle piazze Martiri del 7 Luglio e della Vittoria dove avevano sede il Villaggio dello sport, punto di riferimento della manifestazione e l’area Freestyle, area aperta gratuitamente anche al pubblico che ha registrato 1500 partecipanti. La sola tensostruttura di piazza della Vittoria ha attratto oltre 20mila visitatori. La copertura dei principali social media – Facebook, Twitter e Instagram – ha permesso di rendere l’evento ulteriormente globale raggiungendo 450mila utenti digitali, dando luogo a 130mila interazioni on line e alla produzione di 2500 contenuti postati.
















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