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San Polo d’Enza, evade dai domiciliari e finisce in carcere

Era la notte tra il 4 e il 5 marzo scorso quando, dopo uno scambio di offese tra un 25enne reggiano e un coetaneo modenese, è nata una lite a suon di sberle e calci tra i due giovani all’esterno di un locale notturno della Val d’Enza. Una colluttazione che, secondo il modenese in compagnia della sua fidanzata, aveva visto il reggiano strappargli la catenina d’oro dal collo. Quattro giorni, fa nei confronti del 25enne reggiano, è scattata una ordinanza di misura cautelare che l’ha posto agli arresti domiciliari.

Una misura che tuttavia è stata disattesa dal giovane che a causa della sua condotta “ribelle” è ora finito in carcere. Ieri, infatti, i carabinieri della stazione di San Polo d’Enza hanno portato alla Casa Circondariale di Reggio Emilia il 25enne cittadino marocchino abitante a San Polo d’Enza a cui il Tribunale di Reggio Emilia, concordando con le richieste della Procura reggiana, a sua volta in linea con gli esiti investigativi dei carabinieri di San Polo d’Enza, ha revocato il beneficio dei domiciliari disponendo nei confronti del giovane la custodia cautelare in carcere.

A portare in carcere il 25enne è stata la condotta irrispettosa dei benefici che usufruiva prima fra tutti l’evasione accertata dai carabinieri sampolesi l’altra mattina quando, recatisi nell’abitazione per verificare il rispetto del provvedimento, accertavano la sua assenza suffragando l’ipotesi di reato di evasione. Una condotta delittuosa quella accertata a carico del 25enne, andata a sommarsi ad altri comportamenti irrispettosi del beneficio, quali quelli di comunicare con persone diverse da quelle conviventi, come accertato, sempre dai carabinieri di San Polo d’Enza, che al riguardo riferivano alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Reggio Emilia.

 
















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