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A Frassinoro inaugura il monumento ai 12 boscaioli morti in Corsica

Sarà inaugurata, sabato 22 settembre, la tomba monumento, realizzata dallo scultore Dario Tazzioli, nel cimitero di Piandelagotti di Frassinoro, dove nei giorni scorsi sono state sepolte le salme dei 12 boscaioli che nel 1927 persero la vita in Corsica.

Alla cerimonia pubblica, in programma dalle ore 15 con appuntamento in piazza Lunardi, intervengono Elio Pierazzi, sindaco di Frassinoro, la consigliera regionale Luciana Serri, i rappresentanti del Comitato vittime della Corsica guidati da Ferdinando Lunardi, oltre alla banda musicale di Montefiorino e il coro dei monaci dell’Abbazia di Frassinoro.

Dopo essere state sepolte in tutti questi 90 anni in un piccolo cimitero di Cozzano, in Corsica, vicino alla Foresta verde, le salme sono ritornate a Piendelagotti nel novembre scorso e custodite in questi mesi nella chiesa della frazione.

«Il monumento è un riconoscimento particolarmente sentito – sottolinea Pierazzi – dedicato a questi nostri sfortunati concittadini, che tutta la nostra comunità non ha mai dimenticato, partiti per portare a casa un sostegno economico in un periodo storico molto difficile per la gente dell’Appennino».

Il gruppo, composto da 19 boscaioli, tutti originari della frazione di Pian degli Ontani di Piandelagotti, aveva raggiunto la Corsica nel dicembre del 1926, per lavorare durante l’inverno come boscaioli, assunti dalla ditta Tollinchi di Ajaccio.

La tragedia avvenne l’8 febbraio sulle montagne della Foresta verde a pochi chilometri dal paese di Palneca. La baracca che ospitava i boscaioli venne travolta da un grosso albero, sradicato dal vento e dalla neve. Solo in sette si salvarono.

Ecco l’elenco delle 12 vittime: Ernesto Lamberti (25 anni), Leopoldo Lamberti (15 anni) e il fratello Pietro (16 anni), Alberto Lamberti (18), Amedeo Lamberti (23), Paolo Lamberti (47), Angelo Lamberti (22), Pasquale Fontana (27), Gaspero Fontana (63 anni) e il figlio Antonio allora ventunenne, Pietro Vignaroli (22 anni) e Pietro Zanni (21).

Si salvarono miracolosamente Giuseppe Stefani, Francesco Lamberti che perse due figli, Giuseppe Fontana, Giuseppe Lamberti che perse un fratello e un cognato, Domenico Vignaroli fratello di Pietro, Rinaldo Zanni che perse nell’incidente il fratello Pietro e Rocco Trogi che fu salvato dopo essere rimasto sepolto sotto la neve per oltre due giorni.
















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