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Challenger compie 35 anni. La storia di Angelo Giovani e della moda Made in Modena

Rendere comodo l’abbigliamento elegante, mantenendo la qualità dei prodotti: Challenger compie 35 anni. Il suo fondatore: “Ho lottato per costruirla, ho sofferto quando l’ho persa, ma sono riuscito a riconquistarla e a renderla di nuovo straordinaria”.
La storia di Angelo Giovani e la sfida di Challenger: “Solo italiano, ma soprattutto solo Made in Modena al 100%. Challenger è modenese fin dalla nascita e io non posso che esserne fiero”.

Angelo Giovani è il volto storico di Challenger, l’azienda modenese di produzione e vendita di abbigliamento sportivo/elegante.
Quella di Challenger è una storia lunga e travagliata, segnata da momenti di grande successo, come quando avevano come testimonial il grande Alberto Tomba, come di memorabili passi indietro derivati dalla divisione dei soci fondatori.
D’altronde tutte le migliori storie hanno i loro alti e bassi.
È però questa terza fase di vita dell’azienda che merita di essere osservata con attenzione: dopo anni turbolenti l’azienda torna nelle mani di Angelo, uno dei fondatori originali, che decide di dare un’impronta decisiva e nuova all’attività.
Da sempre sinonimo di ottima qualità, non solo Made in Italy bensì Made in Modena, Challenger rivoluziona l’abbigliamento professionale realizzando abiti che sono il perfetto mix di elegante e sportivo.
Come fa? Ricreando capi formali con tessuti comodi, simili a quelli delle tute sportive.
I tessuti (tutti cotoni elasticizzati) che Angelo ci fa toccare mentre visitiamo il negozio ed il laboratorio sono morbidissimi, molto diversi da quello che di solito indossiamo seduti alle nostre scrivanie.
Angelo ci spiega che la scelta che ha fatto è stata pratica:
“Conosco la scomodità degli abiti formali, li ho dovuti indossare per anni e ne avevo abbastanza. Volevo creare qualcosa che si potesse indossare tutto il giorno al lavoro, senza sembrare sciatto”.
Ecco che da questa idea piano piano l’azienda rinasce, tenendo a mente le glorie del passato come le batoste, per risorgere dalle ceneri e reinventarsi.
Il Made in Modena, dichiarato in tutte le etichette, è accompagnato da uno slogan semplice ma efficace: “Attenzione, crea dipendenza!”
Un’affermazione audace ma supportata dai fatti: provata la comodità e la raffinatezza dei capi Challenger si fa fatica a tornare indietro ai pantaloni rigidi e alle camicie che si stropicciano appena le guardi.
È così che i clienti fidelizzati continuano a tornare a trovare Angelo per scoprire le nuove collezioni, a Sassuolo come nelle tante località di vacanza dove Challenger si è stabilita.
Un’altra scelta di mercato coraggiosa, che ha portato il marchio in zone di prestigio estremamente visitate, come Milano Marittima, Madonna di Campiglio, Grado, Rapallo, Ortisei…
Challenger è quindi accessibile a tutti i turisti, anche stranieri, che apprezzano l’impegno e l’ingegno di Angelo e del suo team.
Uno dei punti di forza del marchio è infatti il suo dream team interno all’azienda.
Tutto il lavoro, dalla scelta dei tessuti e degli accessori, al design, dalla modellistica, al primo capo, sono svolti esclusivamente internamente all’azienda.
Anche la commercializzazione è gestita direttamente, senza intermediari, con una distribuzione molto esclusiva nelle sole località di vacanza.
Niente vendita online quindi per Challenger, un marchio che vuole mantenere le sue radici e guardare in faccia i clienti per aiutarli a scegliere solo il meglio.
È proprio grazie a questo processo interno che l’azienda continua a garantire, e garantirà sempre, promette Angelo, l’elevato livello di qualità dei suoi prodotti.
“Noi siamo anomali: le aziende delle nostre dimensioni normalmente lavorano per conto terzi, su licenza o come semplici rivenditori. Noi abbiamo un marchio nostro che gestiamo direttamente e curiamo in tutte le fasi”.

Quest’anno Angelo e il suo team festeggiano i 35 anni dalla nascita di Challenger.
La sua è una di quelle storie che rimangono impresse nella memoria di tutti i modenesi, che sicuramente ricordano le immagini di un giovanissimo Alberto Tomba che indossa la famosa felpa Challenger.
Una storia di passione e impegno, di imprenditori che seguono il loro istinto e riescono a costruire da zero il loro futuro.
Una storia di Modena e dei tanti straordinari talenti che la popolano.
“Solo italiano, ma soprattutto solo Made in Modena! Challenger è modenese fin dalla nascita e io non posso che essere fiero di questo”.

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(nella foto Angelo Giovani con uno dei cataloghi storici di Challenger, testimonial Alberto Tomba)
















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