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L’assistenza psicologica ai migranti come chiave dell’accoglienza: a Modena un seminario per la Giornata Nazionale della Psicologia

Si continua a leggere dei traumi di chi ha visto morire familiari e amici in mare o nel deserto e di chi ha subito violenze e abusi nei centri di detenzione in Libia, ma qual è l’impatto che questo vissuto può avere sul futuro delle persone e quali sono i costi sociali se questi traumi non vengono affrontati?

Quello psicologico è un aspetto dell’accoglienza che passa spesso sotto traccia ma che, secondo Benedetta Bottura, psicoterapeuta transculturale e coordinatrice dell’equipe di psicologi della cooperativa Caleidos non può essere ignorato perché “in percentuale altissima i flussi migratori hanno in sé eventi traumatizzanti, dall’abbandono della propria casa, degli affetti e della quotidianità, a tutto ciò che può accadere durante il viaggio”. Si sottolinea poco l’aspetto psicologico quando si parla di migrazione, ma questo rimane comunque fondamentale: già da tempo la maggior parte dei servizi di accoglienza prevede anche un servizio di sostegno psicologico.

A Modena attualmente sono 980 i richiedenti asilo accolti dalla cooperativa Caleidos e da marzo 95 di loro hanno fatto almeno un colloquio con uno psicologo: si tratta di quasi il 10%. La maggior parte delle persone con difficoltà vengono segnalate agli psicologi dagli educatori – in accordo con il coordinatore del distretto di appartenenza – che sono in contatto diretto con i ragazzi, quindi monitorano nel tempo come si comportano, quali problemi hanno nel seguire le attività proposte dal progetto e il loro grado di vulnerabilità. Molto ampio lo spettro dei sintomi riportati: il disagio può manifestarsi attraverso disturbi dell’umore, disturbo da stress post-traumatico, disturbi d’ansia, disturbi psicosomatici fino alle psicosi.

Proprio per la delicatezza e l’importanza del tema, in occasione della Giornata Nazionale della Psicologia, che ricorre ogni anno a ottobre, Caleidos organizza per sabato 27 ottobre la giornata di studi e confronto sul tema “Ascolto, Cultura, Identità: l’intervento clinico nei centri di accoglienza straordinaria secondo un approccio multidimensionale”. L’evento, presso la residenza universitaria San Filippo Neri a Modena, è dedicato alla presa in carico clinico-psicologica dei richiedenti asilo accolti presso i Centri di Accoglienza Straordinaria (CAS), nel rispetto delle Linee Guida del Ministero della Salute: è rivolto principalmente agli addetti ai lavori, (psicologi, educatori, operatori sociali e sanitari, medici, infermieri, assistenti sociali) ma è aperto a tutta la cittadinanza.

L’obiettivo è quello di riflettere sull’uso di un approccio multidimensionale della presa in carico, che tenga conto dell’interrelazione tra gli aspetti istituzionali, quelli socio-culturali, quelli relazionali e, infine, quelli intra-psichici che entrano in gioco nell’ascolto, nel processo di cura e di ri-costruzione identitaria dei richiedenti asilo. Nel corso di un workshop pomeridiano vengono poi analizzati casi clinici che vedono l’applicazione di questo approccio multidimensionale.

L’appuntamento è per sabato 27 ottobre, dalle 9:00 alle 17:30, a Modena, presso la Residenza Universitaria San Filippo Neri, Sala Manifattura, Via Sant’Orsola 52 (100 mt. dalla stazione dei treni). Info e registrazioni: iscrizioni@caleidos.mo.it
















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