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Passante Bologna, il Ministero: focus su alternative

Due alternative per il passante di Bologna. E’ quanto emerso dall’incontro di stamattina al Mit tra il ministro Danilo Toninelli e i vertici del Comune e della Regione Emilia-Romagna.

Per il Passante sono state illustrate quattro ipotesi progettuali alternative, volte a risolvere le problematicità di traffico che affliggono il nodo del capoluogo emiliano, ma con un minor costo sia in termini economici che in termini di consumo di suolo.

L’attenzione si è soffermata in particolare su due soluzioni alternative che hanno un miglior rapporto costi-benefici e tra le quali poter individuare, in condivisione con il territorio e con i soggetti interessati, il progetto definitivo. Entrambe le ipotesi permetterebbero una consistente riduzione del consumo di suolo rispetto al progetto originario del Passante di Bologna, tra il 35 e il 42% in meno, perseguendo comunque sia il miglioramento della sicurezza per la circolazione, sia le esigenze trasportistiche in termini capacitivi e di fluidità. Un’ipotesi, tra le due sulle quali si focalizza l’attenzione del Mit, prevede il potenziamento della sola tangenziale a tre corsie con corsia di emergenza. L’altra prevede il potenziamento dell’A14 a tre corsie con emergenza e l’utilizzo della terza corsia di marcia sulla tangenziale con piazzole ed extra spazi garantiti da svincoli ravvicinati.

Entrambe le soluzioni comportano, senza risparmiare né sulla sicurezza né sulle barriere antirumore, un minor costo di circa 120 milioni di euro, rispetto al progetto precedente del Passante che sarebbe costato 715,64 milioni di euro. Risorse risparmiate che il concessionario potrà utilizzare per risolvere altre criticità sull’asse autostradale di competenza. Il Ministero si adopererà affinché, in accordo con le parti, queste risorse vengano utilizzate per opere compensative e di mitigazione ambientale per il territorio emiliano.

Ora Regione e Comune faranno le proprie valutazioni sulle ipotesi progettuali del Mit e presto verrà convocata la Conferenza dei servizi.
















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