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Volontariato e Azienda USL per l’Ospedale di Mirandola

   Una mattinata di festa, quella di oggi, sabato 23 marzo, in cui i cittadini hanno approfittato della giornata per partecipare all’Open Day organizzato dall’Azienda USL di Modena all’Ospedale Santa Maria Bianca di Mirandola. Un’occasione per presentare le tecnologie acquisite grazie alle donazioni della Fondazione Cassa di Risparmio di Mirandola, delle Associazioni che supportano l’assistenza in Ospedale e di privati cittadini, e per “aprire le porte” dei reparti dove sono installate le strumentazioni. I cittadini hanno così potuto incontrare direttamente i professionisti che lavorano ogni giorno nell’attività diagnostica e nell’assistenza ai pazienti.

All’iniziativa hanno partecipato il Sindaco Maino Benatti, il Vescovo della Diocesi di Carpi Monsignor Francesco Cavina che ha benedetto le tecnologie donate, Nicoletta Vecchi Arbizzi, Presidente dell’Associazione La Nostra Mirandola Onlus e il Presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Mirandola Giorgio Mari; accanto a loro il Direttore generale AUSL Massimo Annicchiarico e il Direttore del Distretto Massimo Fancinelli.

Ad accogliere i presenti, nell’area esterna, l’automedica di Mirandola e alcune delle auto per l’assistenza domiciliare donate dall’Associazione La Nostra Mirandola Onlus, a beneficio dei cittadini di tutto il territorio che possono così contare sulla presenza di un mezzo di soccorso avanzato e di un sistema di veicoli che ogni giorno raggiungono le case dei pazienti.

Sempre l’Associazione La Nostra Mirandola ha donato nel 2018 una colonna laparoscopica con tecnologia video 4K per la Chirurgia. La laparoscopia è la tecnica chirurgica che consente di operare attraverso piccole incisioni della cute, utilizzando sofisticati strumenti e una telecamera per la visione del campo operatorio interno. “Con questa tecnica – chiarisce Stefano Sassi, direttore dell’Unità operativa – è oggi possibile effettuare un’ampia gamma di interventi (addominali ma non solo) con la stessa efficacia degli interventi a ‘cielo aperto’. La nuova colonna 4K è la dotazione tecnologica che porta la precisione dell’atto chirurgico laparoscopico ad un livello addirittura superiore alla chirurgia tradizionale, con benefici per il paziente costituiti da un minor trauma e da un decorso post operatorio ridotto. L’altissima risoluzione dello strumento inoltre (processore con telecamere 4k e monitor per la visualizzazione, sempre 4k) – precisa Sassi – pone la Chirurgia di Mirandola ai massimi livelli quanto alle tecnologie per procedure di video-chirurgia”.

Accanto a ciò, sono stati collocati presso la Lungodegenza due letti elettrici di ultima generazione, a integrazione della dotazione di letti donati gli scorsi anni e collocati in diversi reparti dell’Ospedale.

Sempre frutto di donazioni anche diverse strumentazioni a servizio dell’Otorinolaringoiatria, come ha ricordato il direttore dell’Unità operativa, dottor Sauro Tassi, che ha colto l’occasione per ricordare la riorganizzazione delle attività della sua Unità Operativa: “oggi a Mirandola si effettuano prestazioni chirurgiche e ambulatoriali mai eseguite in passato. Grazie anche all’impegno della Comunità mirandolese – spiega Tassi – abbiamo potuto avviare interventi chirurgici su naso e orecchio, l’attività di audiometria ambulatoriale e, infine, l’attività sui pazienti affetti da apnee ostruttive del sonno che, fra l’altro, necessitano di un esame che si esegue a Mirandola in ambiente di sala operatoria (sleep endoscopy) in collaborazione con l’equipe medica di Carpi e del Policlinico di Modena che oggi fanno parte di un’unica realtà interaziendale”.

In particolare, cittadini hanno potuto osservare da vicino le nuove apparecchiature della Radiologia, donate dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Mirandola a completamento delle precedenti erogazioni: dallo scorso dicembre sono stati infatti installati un sistema radiologico con tavolo mobile telecomandato, già operativo, che consente di posizionare il paziente in funzione della proiezione radiologica, e un sistema di diagnostica ossea che entrerà in funzione a breve. Sempre in Radiologia è collocato un ecografo acquisito grazie ad Amo Nove Comuni. “Il mondo del Volontariato e la Fondazione da sempre dimostrano grande sensibilità, vicinanza e partecipazione alla vita del nostro Ospedale – osserva Novella Guicciardi, direttrice dell’Unità operativa – che si concretizza anche nella donazione di apparecchiature di qualità eccelsa che rendono il nostro lavoro migliore, più appropriato ai bisogni dei nostri pazienti. La Radiologia è una delle Unità Operative che maggiormente ha fruito di queste donazioni che hanno permesso l’installazione di TAC, risonanza magnetica, mammografo e MOC, ecografo ed ora di un telecomandato ed una diagnostica ossea polifunzionale. Come operatori vogliamo rendere onore alla generosità di tanti, continueremo ad impegnarci affinché donatori, pazienti, colleghi medici siano soddisfatti del nostro operato”.

Sono quasi 1400 gli esami eseguiti con il telecomandato dalla sua acquisizione (dicembre 2018), di cui una parte di esami contrastografici prevalentemente in collaborazione con la Ginecologia per lo studio delle tube e per le patologie entometriosiche; quasi duemila le ecografie col nuovo ecografo, installato lo scorso ottobre. Da non dimenticare infine la presenza della strumentazione per la diagnostica MOC – donata nel 2013 da La Nostra Mirandola – che, attraverso la mineralografia ossea computerizzata, consente di misurare la predisposizione all’osteoporosi e dunque di mettere in atto terapie idonee ad arrestarne l’evoluzione. Sono circa 5600 ogni anno le MOC effettuate.

Ha invece donato attrezzature per l’Ospedale a completamento degli arredi delle stanze di degenza l’associazione AVO, presenza preziosa a Mirandola – e in tutti gli ospedali AUSL – con il suo gruppo di volontari: tutti i giorni fanno visita ai pazienti ricoverati e, con il progetto “Spezza l’attesa”, collaborano col personale sanitario per accogliere e ascoltare le persone in attesa di cure e i loro familiari.

UILDM di Modena, sezione Dino ed Enzo Ferrari, ha sostenuto da alcuni anni un progetto di Telemedicina che vede nella Pneumologia di Mirandola il suo centro di riferimento, e ha donato un ventilatore polmonare per i pazienti con respirazione assistita ad ulteriore arricchimento della dotazione del reparto.

Per il Punto Nascita è stata acquisita, anche grazie a donazioni di privati, una pompa a infusione, mentre diversi contributi sono giunti a Mirandola a ringraziamento per l’alta professionalità e umanità del personale. Gli Amici della Biblioteca “E Garin”, invece, hanno donato scaffali e libri che sono stati collocati negli spazi d’attesa a disposizione dei cittadini, per promuovere la lettura e contribuire così a rendere più piacevole il tempo trascorso in ospedale.

Nel 2018 sono state acquisite per l’Ospedale di Mirandola circa 60 nuove apparecchiature, cui si aggiungono le strumentazioni registrate dall’Ingegneria clinica aziendale dal 2015 al 2018: in tutto quasi 200 acquisizioni tecnologiche anche grazie alle donazioni della Comunità.

“Le donazioni effettuate in questi anni permettono all’Ospedale di Mirandola di incrementare ulteriormente la propria dotazione tecnologica, per rispondere alle esigenze di una sanità moderna e all’avanguardia – dichiara il sindaco di Mirandola Maino Benatti –. A nome della città ringrazio tutti i donatori, le Associazioni e le scuole che hanno contribuito in modo fattivo a queste nuove iniziative di solidarietà”.

“Come presidente dell’associazione La Nostra Mirandola, a nome di tutti gli oltre 300 soci, ringrazio per dovere di grande riconoscenza, tutte le ditte e tutti coloro che, credendo in noi, da ben 18 anni, ci aiutano a realizzare i progetti a favore del nostro Ospedale – osserva la Presidente, Nicoletta Vecchi Arbizzi –. Unitamente ad altri due letti elettrici, la colonna laparoscopica con risoluzione 4K rappresenta la 47esima donazione, che contribuirà al pieno utilizzo delle sale operatorie dell’Ospedale per l’assistenza ai cittadini del territorio”.

“Un grandissimo ringraziamento – commenta il direttore generale dell’Azienda USL di Modena Massimo Annicchiarico – va ai donatori, a La Nostra Mirandola ed alla Fondazione Cassa di Risparmio per il costante ed infaticabile impegno in favore dell’Ospedale, dei cittadini che ad esso si rivolgono e dei professionisti che vi operano. La solidarietà e la fiducia che le donazioni testimoniano nei confronti del servizio sanitario pubblico e nella sua insostituibile utilità ci spronano a proseguire un lavoro che dimostri che questa fiducia è ben riposta: continuare a garantire ed ampliare i servizi per i cittadini di Mirandola e dell’intero distretto, aumentarne la qualità ed attestare il nostro impegno perché le tecnologie, le competenze professionali e l’organizzazione siano sempre all’altezza dei bisogni di salute e della loro continua evoluzione”.

 
















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