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Inaugurazione autoporto con palazzina servizi

Si inaugura sabato pomeriggio, 13 ottobre, in concomitanza con l’apertura dell’esposizione dei veicoli industriali, l’autoporto sassolese, il più grande spazio attrezzato del comprensorio per sosta dei trasportatori e per carico e scarico. Il progetto è stato portato a compimento alla fine dell’estate e la struttura è completamente funzionante da settembre.
L’autoporto ha 200 piazzole di sosta delimitate per autotreni e 200 posti per autovetture. L’estensione complessiva della superficie asfaltata è di 70mila mq. (l’equivalente di 14 campi sportivi) a cui vanno aggiunti circa 50mila mq. di area verde. L’area è delimitata e regolata da segnaletica orizzontale e verticale, gli spazi sono stati organizzati per la sosta più razionale possibile di autotreni e automobili..


E’ stata realizzata anche una piazzola attrezzata per lo svuotamento dei camper, pullman, roulotte. Tutta l’area è delimitata da recinzione e osserverà un orario di chiusura notturno, dalle 22 alle 5 del mattino, con responsabile messo a disposizione dal consorzio di gestione dell’autoporto.
Presto l’apertura e chiusura dei cancelli verrà regolata con tessera magnetica, per una sicurezza ancora maggiore dei trasportatori che lasceranno il mezzo in sosta durante la notte.

All’ingresso dell’autoporto è stata anche completamente rimessa a nuovo e attrezzata la palazzina servizi.
Ultimata nei primi mesi del 1995 è stata recentemente adeguata alle esigenze degli utilizzatori dell’area.
Nei locali al piano terra c’è uno spazio bar e confezionamento cibi. Nei locali superiori ci sono servizi igienici e sale relax.
Un’ala al primo piano della palazzina è adibita a “spogliatoio uomini”, con ampia dotazione di docce, che sono state aumentate in numero e spazi vista la probabile presenza maschile prevalente.
Uno spazio è stato comunque riservato a “spogliatoio donne”, con docce, lavabi e servizi igienici adeguati.
E’ stata effettuata la manutenzione su tutti gli infissi e rifatta l’impermeabilizzazione del tetto, sono stati rinnovati secondo le normative di sicurezza attuali gli impianti elettrici, è stato realizzato un impianto di condizionamento aria per i locali bar del piano terra.
Gli ultimi interventi che hanno consentito l’apertura definitiva dell’autoporto hanno comportato una spesa di circa 600 milioni per asfaltatura e segnaletica, 188 milioni per la sistemazione della palazzina.

La struttura è gestita dal “Consorzio autoporto”, formato da dodici ditte di trasporto e spedizioni che già operano nell’area e che da due anni si sono associate per questo incarico. A loro sono affidati la gestione del servizio bar e ristorazione, il controllo e la garanzia sull’efficienza del piazzale e delle zone di sosta, l’apertura e chiusura dei cancelli secondo gli orari e successivamente il controllo degli ingressi con tessera magnetica.

La soddisfazione da parte del sindaco e di tutta la giunta per aver portato a compimento un’opera attesa da tempo è evidente: “Finalmente – commenta il sindaco Laura Tosi – mettiamo a disposizione del comprensorio questa importante struttura, che fornirà servizi ai trasportatori in arrivo e partenza dal nostro distretto ceramico, ma avrà una ricaduta positiva su tutta la città. Molte zone verranno infatti liberate dalla sosta notturna e diurna dei mezzi pesanti. Presso l’autoporto i conducenti degli autotreni potranno trovare servizi adeguati alle loro esigenze, che verranno ulteriormente ampliati con la realizzazione di un terzo stralcio di opere, già in programma”.
“L’apertura dell’autoporto – commenta il vicesindaco Claudio Pistoni – è solo una delle tante inaugurazioni e novità che ci attendono. Per il prossimo triennio infatti sono in fase di ultimazione o realizzazione numerosi interventi che miglioreranno l’estetica della città e la sua logistica. Penso al nuovo piazzale Porrino ma anche agli svincoli lungo la circonvallazione, senza dimenticare opere ancora più grandi e di carattere sovracomunale quali il nuovo ospedale o la Modena-Sassuolo urbana che, come l’autoporto stesso, andranno a beneficio dell’industria locale ma anche dei cittadini. L’attesa e i possibili disagi sopportati dai cittadini cominciano ad essere ripagati con opere concrete

















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