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Bonifiche: il ministero dell’ambiente sblocca i fondi

Sbloccati dal ministero dell’ambiente 26 miliardi di fondi per avviare le bonifiche dei luoghi inquinati dai fanghi nel comprensorio della ceramica. Di recente il ministro Altero Matteoli ha firmato il decreto che di fatto sblocca, dopo diversi mesi di attesa da parte degli enti locali interessati, lo stanziamento che ammonta a 25 miliardi e 600 milioni, per bonificare siti sia in provincia di Modena che di Reggio Emilia. Intanto c’è da registrare che con questi soldi sarà possibile bonificare 17 siti inquinati dai rifiuti ceramici individuati da un accordo collettivo di Regione Emilia Romagna, dalle Provincie di Modena e Reggio Emilia, dai Comuni interessati e dall’Assopiastrelle, l’associazione dei produttori di piastrelle in ceramica.

L’accordo, che risale al 1996, aveva individuato quattro luoghi in provincia di Modena e tredici in provincia di Reggio Emilia. Nel dettaglio, si tratta di quattro aree pubbliche e tredici private (in particolare si tratta di cortili delle stesse aziende ceramiche). Quali saranno le misure di intervento da parte del pubblico e del privato? Il 50% della spesa, come da protocollo firmato dagli enti interessati, sarà di pertinenza dei privati. Nel territorio modenese si trovano un sito a Solignano di Maranello, a pochi metri dal torrente Tiepido; gli altri invece, sono tutti in territorio di Sassuolo.
«E’ un provvedimento – ha dichiarato l’assessore provinciale all’ambiente Ferruccio Giovanelli – che sollecitavamo da mesi e che ci permette di completare il programma di risanamento dei siti inquinati decenni addietro, quando non erano disponibili le tecnologie efficaci per il recupero dei rifiuti ed i controlli ambientali quasi non esistevano».

















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