Le feste di fine anno suggellano,
ancora una volta, lo strepitoso successo dei prodotti tipici,
che hanno letteralmente invaso, e lo continueranno a fare nei
prossimi giorni, le tavole degli italiani.
Per i giorni di fine
anno gli italiani non hanno certo guardato il portafoglio:
secondo un’ indagine della Cia, Confederazione italiana
agricoltori, infatti, in occasione delle ultime festività del
2001 sono stati spesi circa 3.000 miliardi in prodotti tipici,
cioè il 10% in più rispetto al 2000, e 1.000 miliardi in vini
e spumanti.
Questi dati confermano ancora una volta che gli italiani sono
sempre più attenti alla qualità: nessuno spende più tanto per
acquistare, ma si sta attenti alle caratteristiche del prodotto
e si effettuano scelte oculate. La preferenza della scelta del
prodotto tipico -continua la Cia- è poi confermata
dall’affluenza nelle aziende agrituristiche che registrano il
tutto esaurito. La qualità e la tipicità legati al
territorio sono, dunque, la vera riscoperta degli italiani, che
vanno sempre più alla ricerca di sapori antichi, di tradizioni
e culture regionali e locali che hanno radici profonde”.
Dei 3.000 miliardi, circa 750 sono stati spesi per acquistare
salumi ed insaccati, 700 per i formaggi, 250 per i prodotti
ortofrutticoli e i legumi e 300 per l’olio d’oliva. A questa
cifra vanno però aggiunti i 1.000 miliardi spesi per l’
acquisto di vini e spumanti di qualità.