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Ferrovie: “Confermare gli impegni per il territorio modenese”

Il sindaco Barbolini: “Positivo il lavoro di Rfi su scalo merci e riallocazione della linea storica. Ora occorre andare avanti rispettando le scadenze. Da queste garanzie deriva l’ok ai cantieri della linea ad alta capacità”


Si è tenuta stamani presso il Comune di Modena una conferenza stampa nel corso della quale sono stati illustrati gli interventi sul sistema ferroviario locale che saranno realizzati da parte società Rete Ferroviaria Italiana, la società dell’infrastruttura del gruppo FS. Nel corso dell’incontro il sindaco Giuliano Barbolini ha sottolineato come “Nel corso degli ultimi mesi l’amministrazione comunale, assieme alla Provincia ed agli altri enti locali interessati ha sviluppato un importante lavoro di approfondimento assieme ai responsabili della società Reti Ferroviarie Italiane (Rfi), lavoro che ha consentito di veder confermato l’impegno, da parte di Rfi, ad avviare in tempi ravvicinati un quadro di interventi sull’intero sistema ferroviario nel territorio modenese. Tale quadro sistematico era alla base degli accordi siglati dal Comune nel 1996, in sede di conferenza dei servizi, come condizione per acconsentire alla realizzazione della tratta ferroviaria ad alta capacità. I punti fondamentali erano legati alla realizzazione del nuovo scalo merci, alla riallocazione della linea storica nella zona della Madonnina e alla realizzazione di altre opere (tutte funzionali a un miglioramento del sistema di mobilità delle merci sul territorio) come i collegamenti tra lo scalo merci di Marzaglia e la linea Modena-Mantova e con lo scalo di Dinazzano. Altri impegni, con interventi già in corso, Rfi ha assunto poi sulla stazione ferroviaria di Modena. Ciò che preme sottolineare – ha proseguito il sindaco – è che, nel lavoro sin qui svolto assieme a Rfi, viene confermato il quadro complessivo di opere che mira a dare una soluzione strategica alle esigenze del sistema trasportistico del nostro territorio, contestualmente (e non in una fase successiva) alla realizzazione della nuova linea ad alta capacità. Era questa l’impostazione che il Comune, assieme agli altri enti locali, ha sempre posto al centro delle proprie preoccupazioni. Questa impostazione sta andando avanti, pur nel rispetto dei complessi iter progettuali e dei necessari approfondimenti che andranno fatti su ogni singola opera. Relativamente allo scalo merci di Marzaglia, dopo il confronto dei mesi scorsi con le associazioni economiche locali, è ora pronto un progetto preliminare. Ora occorre proseguire ed in particolare voglio sottolineare alcuni aspetti particolarmente importanti. Relativamente agli espropri per la riallocazione della linea storica occorre dare avvio alle procedure partendo dalle stesse modalità di coinvolgimento dei cittadini sperimentate per la linea ad alta capacità. Quanto ai progetti di mitigazione ambientale legati a questo intervento sono da affinare sulla base delle sollecitazioni dei soggetti coinvolti.. Relativamente allo scalo merci il prossimo passo è la rapida partenza dell’iter regionale di valutazione dell’impatto ambientale. Su tutte queste opere, in sostanza, occorre garantire un iter celere ma anche trasparente e partecipato. E’ proprio sulla base delle garanzie ottenute e dell’importante lavoro fatto assieme a Rfi che il Comune ha autorizzato la partenza dei cantieri per l’Alta velocità su questo territorio. Tale autorizzazione è ovviamente fondata sul rispetto degli accordi e dei progetti presi e poi ribaditi in sede di conferenza dei servizi”. Da parte sua l’ingegnere Mauro Moretti amministratore delegato di RFI Rete Ferroviaria Italiana, la società dell’infrastruttura del gruppo FS, ha sottolineato “l’importanza del programma di investimenti di RFI nel territorio modenese, un programma mirato a favorire lo sviluppo del distretto produttivo. Il piano di potenziamento in cui RFI è impegnata ha la sua valenza maggiore nel creare in questo territorio una maglia fondamentale nel sistema del trasporto su ferro: direttrici merci nazionali e internazionali, interventi sulla rete storica, progetto AV, interventi sui nodi e sui valichi rispondono a una visione di sistema che dà un ulteriore valore aggiunto a questi nostri interventi”

















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