«I recenti avvicendamenti del personale docente delle scuole elementari, medie e superiori hanno comportato un disagio per i docenti, ma soprattutto per studenti e genitori. Si tratta di una situazione che non deve ripetersi nei prossimi anni». E’ l’appello al ministro della pubblica Istruzione Letizia Moratti, approvato all’unanimità dal Consiglio provinciale modenese nella seduta di mercoledì scorso.
Il problema è emerso con le recenti sostituzioni di insegnanti a tempo determinato con personale di ruolo, avvenute a ridosso della conclusione del primo quadrimestre, in una fase cruciale per la verifica del percorso formativo degli studenti. Nel documento si sottolineano soprattutto i problemi del personale incaricato in posti di sostegno per studenti portatori di handicap, «per le ripercussioni psicologiche, prima che educative e didattiche, che tali subentri possono determinare a metà anno scolastico in una utenza disagiata». Il Consiglio provinciale chiede, quindi, al ministro Moratti di «adoperarsi perché, nei prossimi anni, analoghe situazioni non abbiano a ripetersi». Nella presa di posizione, infine, si sollecitano gli enti interessati a intraprendere da subito azioni formative e di qualificazione professionale rivolte a docenti e neoincaricati in posti di sostegno. Di «pesanti problemi che il disegno di legge di riforma della scuola apre per Modena», parla invece l’assessore comunale all’Istruzione, Morena Manfredini che ha elencato le difficoltà con l’anticipio a 5 anni e mezzo dell’avvio scolastico: reperimento di aule, ripresa demografica, impossibilità tecnica di accogliere i nuovi richiedenti.
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