L’assessore Ennio Cottafavi interviene sull’occupazione del suolo pubblico da parte dei pubblici esercizi. “Fioriere vietate per le prescrizioni di Asl e Questura”.
Trasmettiamo una dichiarazione dell’assessore agli interventi economici Ennio Cottafavi: “Le notizie apparse sulla stampa in relazione alle nuove norme per l’occupazione del suolo pubblico da parte dei bar e dei pubblici esercizi contengono diverse imprecisioni che mi inducono a intervenire sull’argomento. Prima di tutto è bene precisare che la delibera adottata su questa materia è stata oggetto di un ampio percorso di confronto con le associazioni di categoria che ne hanno accolto con favore i diversi elementi innovativi, a cominciare dal fatto che la delibera regolamenta e consente a tutti gli esercenti del centro di poter sviluppare attività esterne. Sul problema specifico delle fioriere, del quale abbiamo discusso a lungo, il divieto apposto non è una estemporanea invenzione, ma deriva da un doppio ordine di raccomandazioni venute dall’Asl, per problemi igenico-sanitari e dalla Questura, per impedire che fioriere e siepi diventino paravento per attività illecite. Non risponde poi a verità che, per avere la riduzione del 50% della Tosap, occorra essere iscritti ad alcuna associazione e, tanto meno, che tale sconto sia legato alla rimozione delle fioriere. L’abbattimento della Tosap è invece finalizzato a premiare quelle attività e quegli esercizi che sappiano produrre un valore aggiunto con le loro attività, finalizzato alla promozione del centro storico. I criteri in base a cui l’amministrazione comunale deciderà al concessione dello sconto sulla Tosap sono legati alla definizione di orari più flessibili, al calendario delle chiusure e ad eventuali iniziative promosse dall’esercente. Dunque, proprio partendo dalle esenzioni inserite nel progetto di valorizzazione dell’area della Pomposa, abbiamo deciso di estendere a tutto il centro la possibilità di riduzione della Tosap come incentivo a valorizzare e promuovere questa parte della città. Orari più flessibili e un calendario di chiusure che veda attività aperte anche la domenica e nei periodi delle ferie estive sono per noi un elemento importante in questo senso. Anzi, è bene ricordare che stiamo aspettando che le associazioni di categoria ci formulino la loro ipotesi di nuova modulazione su orari e aperture, un tema di cui da tempo stiamo discutendo ma su cui auspichiamo siano i commercianti stessi a fare proposte”.