La Giunta comunale, di fronte ai gravi avvenimenti di questi giorni, ha deciso di destinare 40 milioni di vecchie lire a sostegno dei progetti modenesi in Palestina.
Venti andranno a Jenin, città della Cisgiordania con 150 mila abitanti, dove opera dal 1996 un Comitato – coordinato da Nexus-Cgil e sostenuto dal Comune – che riunisce varie espressioni dell’associazionismo e del volontariato modenese. Oltre all’invio di materiale sanitario di prima necessità, il Comitato ha contribuito in questi anni alla manutenzione delle 15 scuola materne della città e ha collaborato all’informatizzazione della biblioteca Al Quds Open University di Jenin. Altri 20 milioni sono destinati al villaggio di Ain Arik, che conta 1200 abitanti e si trova tra Gerusalemme e Ramallah. Qui l’Associazione della Piccola Famiglia dell’Annunziata, la Caritas diocesana, Il Centro sportivo italiano, il Comune di Modena, l’organizzazione non governativa Overseas hanno già realizzato l’allacciamento delle rete idrica alle case e hanno in programma di costruire un prefabbricato da destinare a luogo di incontro per il Comitato civico – composto da arabi cristiani e musulmani – e a sede della biblioteca. Alcune settimane fa, il Comune di Modena aveva destinato ad Ain Arik 10 mila 330 euro (circa 20 milioni di lire) per l’acquisto di un terreno di 2 mila 500 metri quadrati da destinare a centro sportivo e a luogo di aggregazione per i giovani.