La Procura Generale di Bologna ha fatto appello contro la sentenza con cui nello scorso ottobre Luciano Pavarotti fu assolto dall’accusa di dichiarazione infedele dei redditi, perché il fatto non è più previsto dalla legge come reato.
L’appello è stato redatto in 21 pagine dal Pg Eleonora De Marco.
Durante il processo di primo grado il procuratore aggiunto di Modena aveva chiesto una condanna a 18 mesi. Nei motivi della sentenza assolutoria il giudice di Modena Ponterio aveva comunque sottolineato che la condotta complessiva di Pavarotti
«non sembrava compatibile con la descrizione dell’artista distante e scevro da interessi materiali”.