I sindacati del personale di bordo della stazione ferroviaria di Bologna, Filt-Cgil, Fit-Cisl e Uilt-Uil, hanno proclamato lo stato di agitazione per protestare contro la sospensione dal servizio di cinque giorni comminata il 6 maggio ad un capotreno, per una fermata non prevista compiuta
il 25 gennaio da un Espresso a Reggio Emilia per permettere di far scendere un medico chiamato d’ urgenza in ospedale.
I sindacati spiegano in una nota che il capotreno ha agito di propria iniziativa ”dopo avere verificato l’ impossibilità di contattare tempestivamente la sala operativa passeggeri”, e lamentano come nell’ occasione siano stati usati ”due pesi e due misure”: nei mesi scorsi infatti – affermano durante un viaggio di ritorno a Roma, il dott.Massimo Ghenzer, direttore della Divisione Passeggeri di Trenitalia, avrebbe fermato l’ Eurostar su cui viaggiava alla stazione di Firenze Campo di
Marte ”per far scendere due viaggiatori senza chiedere l’ autorizzazione della sala operativa passeggeri”. Le Rsu dei ferrovieri, che hanno annunciato di avere raccolto centinaia di firme di solidarietà per il capotreno anche tra i colleghi degli uffici del nord Italia, hanno indetto per domani
un’ assemblea a Bologna dei lavoratori. ”Nella fermata non prevista – replica Trenitalia – c’ è
stato il contatto con la sala operativa quando il treno stava già entrando nella stazione di Reggio Emilia, e la sala operativa nella concitazione del momento ha dato parere negativo: il capotreno, sicuramente pressato dal medico e nella fretta di dover prendere una decisione, ha scelto di far fermare il treno tirando il freno di emergenza. Il provvedimento disciplinare è automatico, ma c’ è una procedura di tutela del lavoro che, una volta comminata la sanzione, tiene poi conto di spiegazioni, attenuanti e giustificazioni, e con molta
probabilità il provvedimento sarà attenuato. Sull’ Eurostar di ritorno da Roma – dice ancora Trenitalia – è stato l’ ing.Cincinnati, della direzione operativa centrale di Trenitalia, presente insieme a Ghenzer, che ha assicurato il coordinamento
con le strutture centrali per far fermare l’ Eurostar alla stazione di Campo di Marte”.