A Gaggio di Castelfranco Emilia, vicino a Modena, un allevatore, Ilario Reggiani, ha chiesto stamani l’intervento dei carabinieri per impedire l’ingresso nel suo terreno ai tecnici e agli operai della linea ferroviaria ad alta velocità. I lavori sono stati sospesi, in attesa di un incontro chiarificatore.
Al fianco di Reggiani si sono schierati i dirigenti della confederazione italiana agricoltori: “In assenza di una conclusione delle trattative intraprese con il proprietario dell’azienda – ha detto Maurizio Pivetti della Cia – i tecnici e i mezzi dell’impresa esecutrice dei lavori non possono occupare il fondo”. “Alcuni anni fa – ha raccontato l’allevatore – abbiamo acquistato questo terreno perché l’azienda agricola in cui avevamo la stalla ricadeva nel primo tracciato dell’alta velocità. Ora dobbiamo subire ciò che volevamo evitare sin dall’inizio”. Con la moglie e il figlio di 19 anni, l’allevatore conduce un’azienda con tecniche di agricoltura biologica e possiede circa 400 vacche da latte per la produzione di Parmigiano reggiano. Il passaggio del treno, viene fatto notare, impedirà la riconversione dei terreni alla produzione naturale e soprattutto un funzionale riposizionamento della concimaia.
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