Avrebbero quasi triplicato il valore una volta giunti al cliente finale, raggiungendo i 3 milioni e 500 mila euro, i prodotti finiti sequestrati oggi dalla guardia di finanza padovana nell’operazione compiuta nel
nel napoletano. I prezzi della vendita al dettaglio dei pezzi di migliore qualità, la maggior parte fra quelli sequestrati, subiscono infatti incrementi molti rilevanti.
E questo valore si aggiunge ai 5 milioni di euro di materie prime trovate nel laboratorio e nei due magazzini perquisiti. Nel laboratorio di San Giovanni a Teduccio sono stati trovati oltre 53 mila pezzi griffati, per lo più borse, e circa 285
metri di stoffa. Altri 113 mila pezzi sono stati sequestrati nel primo deposito, e un ulteriore quantitativo di 153 mila articoli nel secondo, a Capodimonte. Circa 320 mila dunque in totale i
pezzi contraffatti sequestrati, 12 mila dei quali finiti,
insieme a 6.235 mq. di tessuto e 1000 di carta da imballaggio griffata. Ad attestare l’alta qualità del prodotto anche i prezzi di vendita alla produzione per il mercato di qualità, circa 100 euro a pezzo, mentre merci meno rifinite erano destinate al mercato ambulante illegale. Principali aree di
riferimento, oltre all’Oriente e al Giappone, il Veneto, l’Emilia, la Lombardia e la Toscana. I tre titolari del laboratorio e dei magazzini, tutti napoletani e due dei quali con precedenti penali, sono stati denunciati per fabbricazione e commercio di prodotti con marchi
contraffatti, e non si esclude che le indagini portino ad individuare altri responsabili. Quanto all’origine di questa operazione, denominata ”Clod” si è trattato non di una ‘soffiata’ ma di un attento lavoro investigativo durato circa un mese da parte del nucleo di polizia tributaria della guardia di finanza di Padova. L’indagine deriva infatti dagli elementi raccolti dalle fiamme gialle nei normali controlli del
territorio, durante i quali era emerso un incremento del commercio illegale. Le indagini hanno accertato che la merce giungeva in Veneto su furgoni o, in certi casi, era trasportata in treno con grandi borsoni dagli stessi venditori. Soddisfazione per il successo dell’operazione, è stato riferito, è stata espressa dalle case madri dei marchi originali e dal prefetto di Padova, Lombardi.