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Internet: usato più dagli uomini che dalle donne

Internet è usato dal 18,5% della popolazione con almeno 11 anni di età. La percentuale sale al
23,1% per gli uomini e scende al 14,2% per le donne. In ambito territoriale la più elevata percentuale di utilizzatori si riscontra nelle regioni del Nord Est (22,7%), seguita da Nord Ovest (21,8%) e Centro (20,0%). Nel resto d’Italia, Sud e Isole, le percentuali si abbassano sensibilmente, rispettivamente al 13,1% e 12,5%.


E’ quanto rivela una indagine Multiscopo Istat su ”cittadini e le tecnologie della comunicazione” riferita al 2000. L’attività principale di chi utilizza Internet è la necessità di informazioni (59,6%), seguita dall’acquisizione di documenti e informazioni varie (47,1%). Al terzo posto si
trovano il gioco o altro divertimento (26,8%), davanti ai servizi anagrafici, bancari, asl ecc. (22,3%). Al quinto posto la partecipazione a chat, newsgroup e forum (19,8%). Fare acquisti coinvolge solo il 9,2% degli utenti di Internet. La ricerca di un lavoro scende poi al 6,9%. Ancora
più contenuta l’ attività di acquisto e vendita di attivitàfinanziarie, titoli (3,7%). La necessità più avvertita, cioè avere informazioni, compresa la lettura di giornali e riviste, è molto diffusa
nelle fasce di età comprese fra i 20 e 34 anni, mentre dal lato della condizione professionale i più interessati sono le persone in cerca di prima occupazione e le casalinghe. L’ acquisizione di documenti e informazioni varie sale con il
crescere dell’età fino ad arrivare al picco del 58,4% della classe da 45 a 54 anni. Il gioco è comprensibilmente molto diffuso tra i giovani in
età compresa fra gli 11 e 14 anni (72,3%) e tende a calare con l’invecchiamento, fino a scendere al 4,1% di chi ha più di 74 anni. Dal lato della condizione professionale i più incalliti giocatori si trovano soprattutto tra gli studenti (43,7%).
L’utilizzo dei servizi anagrafici, bancari, ecc. è
praticamente trascurabile nelle classi di età fino a 17 anni, quindi tende gradatamente a salire fino a toccare le percentuali più elevate tra i 25 e 54 anni. La partecipazione a chat,newsgroup ecc. è molto diffusa tra i giovani, soprattutto di 18 e 19 anni (44,3%), immediatamente seguiti dalla classe da 15 a 17 anni (43,4%). Le percentuali più basse, inferiori al 10%, si riscontrano nelle fasce di età superiori ai 44 anni. Sotto l’aspetto della condizione professionale, i più affezionati sono gli studenti (36,3%), seguiti da coloro che sono in cerca di prima occupazione (32,1%).

















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