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Indagine: il 73% degli italiani soddisfatto di ciò che mangia

Più di sette italiani su dieci sono soddisfatti di ciò che mangiano. E’ quanto risulta da una indagine condotta dalla Doxa e presentata oggi con l’ iniziativa ‘Apertamente: l’ industria alimentare italiana apre le porte al pubblico’, promossa da Federalimentare (Confindustria) con il patrocinio dei ministeri delle Politiche agricole e delle
Attività produttive.


Dall’ indagine emerge che il 73% degli italian è ‘molto o abbastanza soddisfatto’ di ciò che mangia e il 77% dice di avere la stessa o anche più fiducia di un anno fa nei confronti della produzione industriale alimentare. Da notare che in appena
sei mesi l’ indice generale di soddisfazione è cresciuto di 6 punti percentuali: a maggio era infatti fermo al 67%. Ma un altro dato conferma questo atteggiamento: il 72% degli italiani si dice convinto che i progressi della scienza applicati alle
produzioni dell’ industria alimentare hanno reso gli alimenti più sicuri. Tra i fattori considerati determinanti nella scelta di un prodotto alimentare, i consumatori pongono, nell’ ordine, la marca (47%), la data di scadenza (34%), il prezzo (32%), gli ingredienti (21%), l’ esperienza già fatta con lo stesso prodotto (18%), le promozioni (12%), il luogo di acquisto (11%). La quarta edizione del Monitor Doxa – commissionato da Federalimentare -aiuta a capire che nel nostro Paese un prodotto è considerato sicuro quando: vengono rispettate le
norme igienico sanitarie (42%), viene controllato dall’origine al luogo di acquisto (33%), si conosce la provenienza del prodotto e delle materie prime (33%) e si hanno informazioni sulle tecniche di produzione (29%), arrivando a conoscere gli
ingredienti (22%) e le modalità di conservazione dopo la produzione(18%). Per quanto riguarda la qualità, dal monitor Federalimentare-Doxa risulta che il consumatore mette prima di tutto le materie prime (45%) e la fiducia nel produttore (30%).
Un terzo fattore di qualità, per i consumatori, riguarda il sistema di controlli dell’ industria (24%) e dei pubblici poteri (18%). Ma il consumatore si fida dei controlli effettuati sugli alimenti? Rispetto a sei mesi fa ci si fida di più degli autocontrolli fatti dai produttori sulla qualità degli alimenti: quanti dimostrano ”molta o abbastanza fiducia” salgono dal 55 al 60%. In lieve crescita anche la fiducia nei
controlli pubblici, che sale dal 57 al 58%.
Nell’ indagine viene anche promosso il sistema di
conservazione degli alimenti nei punti vendita (negozi, supermercati), con un indice di fiducia che raggiunge il 64%, mentre ci si fida un pò meno delle modalità di conservazione nei luoghi di consumo (bar, ristoranti, tavole calde): oltre
metà (51%) degli intervistati hanno dichiarato di avere ”poca fiducia”, il 42% ”abbastanza fiducia” e soltanto il 3% ha ”molta fiducia”.

















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