Anche la tecnologia satellitare puo’ essere utile per salvaguardare la qualita’ dell’acqua potabile. Nel Modenese, in particolare nell’ area pedecollinare tra Sassuolo e Vignola, sara’ introdotto in via sperimentale un sistema di rilevamento per controllare gli spandimenti dei liquami, considerati tra le cause principali dei nitrati nei pozzi sotterranei.
L’ idea fa
parte di un piano della Provincia per la tutela dell’ acqua gia’ presentato ai sindaci modenesi. Tramite l’ installazione sui mezzi per lo spandimento di un ricevitore gps, sara’ possibile sorvegliare con il satellite eventuali scarichi abusivi in aree a rischio e nei periodi dove tale attivita’ non e’ consentita.
Il progetto sara’ attuato con la collaborazione dell’ Universita’ Statale di Milano. Le proposte contenute nel programma provinciale, oltre a migliorare la qualita’ delle falde, puntano a diminuire gli sprechi attraverso interventi strutturali su acquedotti, depuratori e reti fognarie, ma anche promuovendo una campagna di informazione contro gli sprechi domestici. Per questi interventi sono disponibili, in tre anni, oltre otto milioni di euro della Regione per lo sviluppo sostenibile che la Provincia ha destinato in gran parte alla tutela dell’acqua.
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